Il Ministero dell’Istruzione (il Capo Dipartimento Dr. Bruschi) propone miglioramenti retributivi per i Direttori SGA in ordine al calcolo dell’indennità di direzione quota variabile (da € 30,00 ad € 45,00 per ogni dipendente in organico) e all’accesso al FIS e i sindacati (FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS/CONFSAL e GILDA UNAMS) si oppongono.
È avvenuto il 31/8/2020 in occasione della sottoscrizione dell’ipotesi di CCNI sul MOF 2020/2021 come riportato in specifico documento della CISL Scuola (vedi allegato).
Che i sindacati siano contro i DSGA non è certo una novità. Essi si muovono in perdurante (e penalizzante) continuità con quanto avvenuto sull’inquadramento retributivo dal 1° settembre 2000 e sull’incremento della quota base dell’indennità di direzione (appena € 6,50 mensili) contenuto nel CCNL del 19/4/2018.
La motivazione con la quale si sono opposti è di “pura lana caprina” poiché è possibile in sede di contrattazione nazionale integrativa apportare condizioni migliorative del trattamento economico riservato al personale dipendente.
Infatti, la legge (art. 45 D. Lgs. 165/2001) consente la definizione del trattamento economico fondamentale e accessorio nei contratti collettivi, senza menzionare che l’unico contratto collettivo legittimato a questa definizione sia il CCNL.
Checché ne dicano certi sindacati, il CCNI è un contratto collettivo che in assenza di impedimenti può stabilire miglioramenti retributivi.
Diciamo grazie al Dr. Bruschi per l’attenzione riservata ai Direttori SGA e rimproveriamo fermamente i Sindacati per l’atteggiamento vessatorio nei confronti della categoria.
Lì, 02.09.2020
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani