LE PENOSE GIUSTIFICAZIONI E LE AMNESIE DELLA FLC CGIL
Leggiamo sul sito della FLC CGIL l’intervista rilasciata a “TECNICA DELLA SCUOLA” da un autorevole esponente della citata Organizzazione, in ordine alla “paradossale trattativa” svoltasi il 31 agosto 2020 presso il Ministero dell’Istruzione.
Nella circostanza è venuto in evidenza – finalmente – il tema degli aumenti retributivi per i DSGA. Dopo anni di perduranti maltrattamenti sull’inquadramento retributivo e sulla stessa indennità di direzione, il Ministero avanza la proposta di aumentare la quota variabile della stessa indennità - già a carico del fondo di istituto - ed i sindacati si oppongono, in perfetta coerenza con un atteggiamento punitivo nei riguardi dei DSGA che dura da quasi 20 anni.
L’autorevole esponente di FLC CGIL dimentica (forse è smemorata) che con il CCNL del 19 aprile 2018, sottoscritto in sede ARAN, venne riconosciuto ai Direttori SGA un incremento retributivo dell’indennità di direzione quota base di appena € 6,50. Nello stesso contratto l’incremento retributivo del compenso individuale accessorio (CIA) fu pari ad € 9,20 per gli Assistenti Amministrativi e Tecnici ed € 8,40 per i Collaboratori Scolastici. In spregio all’art. 36 della Costituzione (trattamenti economici proporzionati alla qualità e qualità delle prestazioni lavorative) si è riconosciuto un aumento maggiore a categorie poste alle dirette dipendenze del DSGA.
Le motivazioni addotte dall’esponente della FLC CGIL, a sostegno del loro diniego di maggiorazione dell’indennità ai DSGA, sono a dir poco risibili. Infatti, legge e contratto impediscono di modificare in peius il trattamento economico ma non impediscono assolutamente di apportare modifiche migliorative che, peraltro, non avrebbero comportato maggiori costi per il bilancio dello Stato poiché, come sopra detto, l’indennità di direzione quota variabile è già posta a carico del fondo di istituto.
Lì, 07.09.2020
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani