Se fossimo in un palinsesto televisivo definiremmo la convocazione per una supplenza di personale a tempo determinato in una istituzione scolastica come una telenovela, eh sì! Il più delle volte siamo di fronte ad “un’opera composta da episodi”.
Quanto tempo investono (o meglio perdono) gli Uffici di segreteria per una procedura che a tutto pensa tranne che a garantire in tempi rapidi la sostituzione del titolare assente?
Per prima cosa occorre evidenziare come il portale “Vivifacile” non sia più lo strumento idoneo per la nomina dei supplenti.
Questo sistema è ancora basato sull’invio delle e-mail (al massimo 20 per ogni invio) e le risposte dei candidati, a volte se ne convocano 300 / 400, arrivano sempre via e-mail intasando i protocolli informatici delle segreterie per intere mattinate.
Ciò aumenta il rischio di commettere errori nel conferimento delle supplenze poiché tra le centinaia di risposte (accetto / non accetto) è un attimo saltare l’avente titolo alla supplenza.
Si tenga presente che ad inizio anno si inviano decine di convocazioni e quindi le risposte ai vari interpelli sono centinaia, se non migliaia.
Non sarebbe meglio pensare, ad esempio, ad un portale on-line che consenta di pubblicare la/le supplenza/e e di inviare un messaggio a tutte le persone in graduatoria con le informazioni relative al posto disponibile (tipo, durata, orario, mansione, ecc.)?
La risposta degli interessati dovrebbe essere data esclusivamente sul portale, E NON VIA EMAIL!!!, entro la scadenza prevista. Alla persona che ha accettato e che occupa il posto migliore in graduatoria verrà conferita la supplenza.
Le convalide e rettifiche dei punteggi.
All’atto del conferimento della prima supplenza il punteggio del candidato deve essere verificato.
Alcune scuole inseriscono gli esiti delle verifiche correttamente a sistema chiedendo, eventualmente, il ricalcolo delle graduatorie. Vi sono però ancora segreterie che continuano a gestire tali procedure inviando comunicazioni via email alle altre scuole che dovrebbero, secondo loro, modificare i punteggi manualmente su graduatorie cartacee o su file di excel gestiti fuori sistema.
Così non si può andare avanti! Va imposta una gestione esclusivamente informatizzata!
I “furbetti del quartierino”
Arriviamo ora ai “furbetti del quartierino”, cioè coloro che accettano la supplenza, si presentano il primo giorno per la presa in servizio e poi li devi segnalare a Federica Sciarelli (conduttrice di “chi l’ha visto”), poiché da quel momento nessuno riuscirà più ad avere loro notizie.
Il paradosso è che costoro matureranno comunque il punteggio come se avessero regolarmente lavorato.
Ma il punteggio per il servizio dovrebbe essere riconosciuto per l’esperienza realmente fatta sul campo e NON perché i “furbetti” di cui sopra hanno saputo utilizzare qualsiasi tipologia di congedo (anche quelli ignoti ai più) pur di non venire a lavorare.
Sia chiaro, non si può generalizzare o scherzare sulle malattie o su altri congedi! I nostri nonni e i nostri genitori hanno lottato anni per conquistare questi diritti. Però è statisticamente dimostrabile che c’è qualcuno che ne “approfitta” e ne usufruisce pur di non lavorare!
La soluzione potrebbe essere immediata: non presti servizio, non ti riconosco il relativo punteggio!
Anche perché ci sono altri che invece accettano le supplenze, magari sostenendo spese per affitti e trasferimenti lontano da casa e che si presentano regolarmente al lavoro. Ecco, come premio a loro viene riconosciuto lo stesso punteggio dei “furbetti del quartierino”.
Fortuna o diritto?
Quando poi hai la “fortuna” di trovare un supplente può succedere di tutto.
Facciamo un esempio (caso segnalato dalla collega DSGA Anna Bianco): collaboratore scolastico che assume servizio su una supplenza organico aggiuntivo COVID. Dopo pochi giorni:
1. viene convocato per una supplenza di durata annuale (30/6 o 31/8) sempre da collaboratore scolastico e la accetta (quindi lascia la supplenza COVID per quella annuale, perché le disposizioni normative glielo permettono);
2. dopo aver assunto servizio come collaboratore scolastico annuale viene chiamato come assistente amministrativo annuale (termine al 30/6 o 31/8) e accetta (lascia la supplenza annuale da collaboratore scolastico e assume servizio come assistente amministrativo. Secondo la normativa lo può fare);
3. dopo aver assunto servizio come assistente amministrativo viene convocato come Assistente Tecnico annuale (termine al 30/6 o 31/8) e accetta (lascia la supplenza di assistente Amministrativo e assume servizio come Assistente tecnico, lo può fare);
4. dopo aver assunto servizio come Assistente tecnico viene convocato come docente annuale (termine al 30/6 o 31/8 lo può fare). Lascia la supplenza annuale e assume servizio come docente. Secondo la normativa lo può fare);
Insomma, siamo alla follia pura!
Ci vuole poi ancora più “fortuna” a trovare personale preparato quando invece dovremmo avere il diritto di reclutare personale stabile e qualificato.
Ed è così tutti gli anni – anzi - sempre peggio. In particolare quest’anno dove le segreterie hanno dovuto nominare anche i cosiddetti “supplenti COVID”.
A giochi fatti, gli Uffici Scolastici Regionali hanno intimato alle scuole di fermarsi perché i Ministeri (Istruzione e MEF) hanno sbagliato i conteggi e quindi le risorse assegnate non saranno sufficienti a coprire le spese dei contratti COVID.
Peccato che oramai, siamo a fine ottobre, tutte le scuole abbiano già nominato i supplenti fino al termine delle lezioni.
Se vogliamo una scuola di qualità vanno cambiate le regole.
Serve un nuovo portale per le convocazioni dei supplenti (basta con le e-mail!!!) e soprattutto serve un nuovo regolamento che riporti in equilibrio il sistema che ora è totalmente sbilanciato a favore dei “furbetti” e che fa letteralmente impazzire le segreterie scolastiche e non tutela minimamente chi vuole lavorare seriamente e per il bene della scuola italiana.
lì, 24/10/2020
Gli estensori
Alessandra Ferrari e Marco Santini – Vice Presidenti ANQUAP area Centro e Nord
D’intesa con il Presidente ANQUAP
Giorgio Germani