Il benessere psicologico a scuola: come porre l’attenzione verso gli studenti, le famiglie ed il personale scolastico
Si è svolto in streaming il corso di formazione organizzato da Anquap, al quale sono intervenuti, tra gli altri, David Lazzari, Presidente CNOP, Antonello Giannelli, Presidente ANP, e Giorgio Germani, Presidente Anquap.
Martedì 9 febbraio 2021 - Si è tenuto il webinar di formazione, organizzato da Consenso Europa e moderato dal Direttore Generale Stefano Colarieti, dal titolo “Il benessere psicologico a scuola”, con l’intenzione di raccogliere le opinioni di altre associazioni e di ascoltare le testimonianze degli interessati riguardo al Protocollo d’Intesa firmato lo scorso ottobre dal Ministro dell’Istruzione Azzolina con il Presidente del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi. Questo prevede la realizzazione di una serie di attività dedicate al personale scolastico, agli studenti ed alle famiglie, fornendo loro il sostegno psicologico necessario per rispondere ai traumi ed ai disagi provocati dall’emergenza COVID-19.
Il primo a prendere la parola è stato il Presidente CNOP, David Lazzari, riprendendo il suo stesso intervento alle Commissioni Istruzione e Sanità del Senato. “La scuola è un terreno fertile e deve tornare al centro della formazione, poiché rappresenta l’investimento cruciale per le competenze psicologiche” ha sottolineato Lazzari, che raccomanda la creazione di interventi sistematici e duraturi nel tempo che aiutino ad uscire migliori dalla pandemia.
“Il protocollo servirà a curare il malessere provocato dalla pandemia, ma soprattutto potrà aggiungere un know-how di stampo psicologico agli insegnanti, superando finalmente il lato nozionistico” - così ha esordito Antonello Giannelli, Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, che ha posto l’accento sul bisogno di benessere relazionale di personale scolastico, genitori e studenti. Quest’ultimi, secondo Giannelli, “dovrebbero essere più motivati dagli insegnati nel portare avanti i loro percorsi scolastici, per integrarsi al meglio nella società della conoscenza”.
Il culmine dell’interesse di tutti i partecipanti si è registrato durante la preziosa testimonianza di due studentesse del Liceo Monti di Cesena, Sofia del Pero e Matilde Porfiri, e di una genitrice, Valeria Moffa, le quali hanno efficacemente riassunto, da diversi punti di vista, il malessere e lo sconforto derivato dalla pandemia e dalla conseguente didattica a distanza.
Le due ragazze, in particolare, hanno dimostrato come la tecnologia non venga difesa a spada tratta dai giovani, ma, al contrario, siano proprio loro i più colpiti dall’isolamento e dall’alienazione provocata dalla mancanza di contatti. “La carenza relazionale - sottolineano - ha portato una grande difficoltà d’interazione, anche tra giovani. Per affrontare il malessere psicologico sarà importante avere il supporto di specialisti negli istituto scolastici, ma anche dare più importanza ai momenti di aggregazione anziché di lezione. Gli insegnanti dovranno educare noi giovani a poter chiedere aiuto senza vergognarsi di farlo”.
A concludere, dopo ulteriori interventi e testimonianze, è stato il Presidente di Anquap, Giorgio Germani, il quale si è soffermato sul bisogno di benessere psicologico anche del personale scolastico - “La serenità e la complicità di una scuola si vede dal primo momento in cui si entra nell’edificio, e viene subito trasmessa agli studenti ed ai genitori. Ogni istituto dovrebbe ambire a rappresentare la scuola dell’accoglienza, poiché l’apprendimento non è solo cognitivo, ma soprattutto emotivo.” Ricorda, inoltre, che “il dialogo e la crescita scolastica può e deve cominciare anche dal rapporto con gli Enti Locali e dalla piena valorizzazione dell’autonomia scolastica. Da qui nasce il bisogno del confronto tra gli addetti ai lavori per essere sempre aggiornati e cercare di rinnovare continuamente la propria realtà”.