Intervengo sul tema della valorizzazione professionale del personale scolastico perché continuiamo ad assistere a prese di posizione e interventi (sindacali, ministeriali, seppur ufficiosi, e di alcuni revisori dei conti) che sostengo la tesi giuridicamente infondata (sostanzialmente discriminatoria) di esclusione del Direttore Sga dal fondo che finanzia le attività e gli impegni svolti dal personale docente e ATA.
La legge di bilancio per il 2020 - che ha stabilito destinazione e destinatari del fondo prima riguardante il bonus premiale per i docenti - e il Ccni del 31/8/2020 non determinano l’esclusione di nessuna categoria di personale del comparto istruzione e ricerca - sezione scuola.
Che il direttore sga appartenga al personale scolastico è fuori discussione e, quindi, non può essere escluso in nessun modo dalla possibilità di essere remunerato con la specifica dotazione finanziaria di 142 milioni e ottocentomila euro (€. 142.800.000,00) se svolge, come di fatto svolge, attività e impegni di rilevante complessità fondamentali per il funzionamento delle scuole.
L’Anquap si augura - e in questa direzione sta operando in perfetta sintonia con FpCida - che quanto prima i Direttori sga siamo collocati nell’area della dirigenza di istruzione e ricerca, in separata sezione, anche per porre fine allo stillicidio di penalizzazioni e maltrattamenti (inquadramento retributivo, determinazione dell’indennità di direzione e incrementi penosi nell’ultimo Ccnl del 18/4/2018) che ne hanno segnato in negativo le sorti all’interno del comparto.
D’altronde il Dsga è, come il Dirigente scolastico, figura monocratica presente in ogni istituzione scolastica ed è del tutto razionale che la disciplina del suo rapporto di lavoro (status giuridico e trattamento economico) sia definita nell’area dirigenziale.
17.02.2021
Giorgio Germani
Presidente Anquap
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