Al Ministro dell’Istruzione
Prof. Patrizio Bianchi
e p.c. Al Ministro della Pubblica Amministrazione
On.le Renato Brunetta
Oggetto: Ccnl 2019/2021 per il personale del Comparto Istruzione d Ricerca. Urgente aprire le trattative con ulteriori risorse e rinnovato ordinamento professionale.
Preg.mo Ministro dell’Istruzione, Prof. Patrizio Bianchi,
sono passati oltre tre anni dal precedente e primo Ccnl per il personale del Comparto Istruzione e ricerca (19/4/2018) e le trattative per il Ccnl del triennio 2019/2021 non sono ancora partite: un ritardo nel ritardo che penalizza tutto il personale scolastico, da oltre un anno impegnato a garantire con fatica il corretto funzionamento delle scuole in presenza della perdurante pandemia da Covid 19.
Dopo l’ipotesi di CCNQ su comparti e aree del 15/4/2021 (confermati senza accogliere, purtroppo, la proposta della Cida di inserire il middle management nell’ambito delle aree dirigenziali) è stato emanato dal Ministro della Pubblica Amministrazione l’atto di indirizzo quadro per i rinnovi contrattuali del triennio 2019/2021 per il personale delle pubbliche amministrazioni (art. 1, comma 2, del D.Lgs. n. 165/2001) e contestualmente l’atto di indirizzo per il personale del comparto delle Funzioni Centrali, le cui trattative sono partite in sede ARAN il 29/4/2021.
In questo contesto risulta quanto mai urgente un suo intervento per l’atto di indirizzo relativo al personale del comparto Istruzione e Ricerca, con l’inserimento di contenuti innovativi su alcuni aspetti rilevanti della normazione giuridica e del trattamento economico da definire nell’ambito della contrattazione collettiva.
Uno degli aspetti più innovativi deve necessariamente riguardare l’ordinamento professionale attraverso la valorizzazione delle alte professionalità dell’attuale area apicale che hanno già dimostrato competenze organizzative e gestionali, come è il caso (da oltre 20 anni) dei Direttori Sga delle istituzioni scolastiche ed educative.
Per questa categoria - unitamente ad alcuni docenti che collaborano con il Dirigente scolastico, ai Direttori di Accademie e Conservatori e alle elevate professionalità delle Università - deve essere definita un’apposita disciplina ed una adeguata struttura retributiva, anche al fine di una auspicabile e utile mobilità intersettoriale all’interno dello stesso comparto di contrattazione collettiva.
Sempre in tema di ordinamento professionale risulta indispensabile rivedere il sistema di classificazione e i profili professionali di tutto il personale ATA; un sistema ormai del tutto inadatto alle mutate condizioni di esercizio dell’autonomia scolastica ed alle attribuzioni di funzioni sempre più impegnative e complesse.
Rivedere l’ordinamento professionale nei termini succintamente descritti richiede risorse finanziarie aggiuntive non impossibili da reperire per raggiungere obiettivi importanti di corretto funzionamento delle scuole. Si tratterebbe di un investimento vero e duraturo a vantaggio del sistema istruzione.
Nel ringraziarLa per la cortese attenzione, restiamo in attesa di riscontro e porgiamo distinti saluti.
Li 3/5/2021
Il Presidente
Giorgio Germani