Ieri il Ministro dell’Istruzione, Prof. Patrizio Bianchi, ha presentato alle competenti Commissioni parlamentari di Camera e Senato le linee programmatiche del Ministero.
Sui contenuti del documento esprimiamo la seguente ragionata e sintetica valutazione.
Molto bene la qualificazione della scuola come “motore del Paese”. Condivisibili i capitoli su “diritto allo studio” e “organizzazione del sistema istruzione”.
Lacune (gravi) nel capitolo su “il ruolo del personale della scuola” dove si dimentica quasi completamente il personale ATA e segnatamente la funzione fondamentale e strategica del Direttore SGA.
Sul tema dell’organizzazione dei servizi amministrativi tecnici e ausiliari, sul fabbisogno qualitativo e quantitativo del personale che svolge concretamente questi servizi, ci permettiamo ricordare al Ministro che nel Rapporto finale "Idee e proposte per una scuola che guarda al futuro" del Comitato degli esperti (dal medesimo presieduto) si asseriva, riferendosi al personale ATA che: “Una scuola per funzionare bene deve poter contare su queste competenze, considerate fino ad oggi marginali, sia rispetto al fabbisogno effettivo sia alla qualità professionale: occorrono investimenti mirati.”. Chiediamo, pertanto, al Ministro di mettere in atto quanto contenuto nel citato Rapporto Finale e un confronto urgente, per evitare il rischio concreto di un collasso dei servizi medesimi.
Condivisibile con alcune precisazioni e sottolineature il capitolo su “Riforma del Ministero”.
Bene il paragrafo sulla “rivitalizzazione” dell’autonomia scolastica con abbattimento dei “troppi adempimenti burocratici”. Per rilanciare l’autonomia è sicuramente indispensabile “contare sulla presenza” di un Dirigente scolastico (a tempo pieno e non condiviso tra più scuole) ma è altrettanto indispensabile la presenza di un Direttore SGA (a tempo pieno e non condiviso con altra scuola).
Le scuole “hanno bisogno di essere supportate da figure professionali specifiche” (vedi dirigenti tecnici) ma hanno bisogno anche di figure professionali specifiche al proprio interno (Coordinatori amministrativi e Assistenti Tecnici) e di un middle management (DSGA e alcuni docenti) che compartecipa con il Dirigente scolastico alla gestione complessa dell’istituzione scolastica.
Molto bene il passaggio sulla governance scolastica attraverso la riforma (indispensabile e ineludibile) degli organi collegiali ed anche l’impegno sul Testo Unico delle leggi sulla scuola.
Ci auguriamo che gli impegni assunti si traducano in effetti concreti quanto prima possibile.
Lì, 05.05.2021
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani