Riceviamo e volentieri pubblichiamo la segnalazione che ci ha inviato un collega in merito ad una recente FAQ pubblicata nell’Help Desk contabile del Ministero.
Quanto scritto dal collega esprime molto bene ciò che DSGA e Amministrativi sono costretti a vivere ogni giorno lavorando in trincea.
Questa la segnalazione:
“Come ben saprete il 25 marzo scorso sono state destinate somme per l'acquisto del defibrillatore. Cifra ovviamente modestissima di circa 1.000 euro, senza alcun tipo di indicazione in merito alle sue modalità amministrative di spesa (men che meno se si riferivano a un investimento pubblico).
Considerata l'esiguità dell'importo, la mancanza di una data certa per la sua rendicontazione, nonché il fatto che la somma è stata devoluta per adempiere ad obblighi di sicurezza più che di "sviluppo" molti istituti hanno ritenuto necessario non prendere il CUP.
Qualche giorno fa il Ministero pubblica la seguente FAQ:
F000400 – È necessario richiedere il Codice Unico Progetto (CUP) al fine di utilizzare le risorse assegnate con 7144 del 25 marzo 2021 e finalizzare all'acquisto di defibrillatori semiautomatici (DAE) et similia?
Preliminarmente si evidenzia che le spese che si configurano come spesa in conto capitale (riferita agli investimenti) necessitano del Codice Unico di Progetto (CUP), mentre per le spese correnti non è obbligatoria la richiesta del CUP.
Al riguardo, si rileva che la richiesta del CUP è strettamente correlata alle finalità del progetto a cui si riferisce (es., progetti di innovazione che apportano miglioramento, innalzamento delle competenze del personale ecc.) e, pur non essendo sempre obbligatoria, deve essere prevista per tutti i progetti "d'investimento pubblico" (es., progetti cofinanziati con fondi comunitari), ai sensi dell'articolo 11 della Legge 16 gennaio 2003, n. 3 e dell'articolo 3, comma 5 della Legge 13 agosto 2010, n. 136.
Considerate la specifica finalità per la quale le risorse di cui alla nota in oggetto sono state assegnate alle scuole, è rimessa alla valutazione della singola Istituzione Scolastica la necessità di richiedere o meno il CUP. In particolare, qualora le suddette risorse siano finalizzate a:
- spese in conto capitale, sarà necessario richiedere il CUP;
- spese correnti, non sarà necessario richiedere il CUP.
A titolo esemplificativo, si precisa che:
- l'acquisto di defibrillatori necessita del CUP in quanto si configura come spesa in conto capitale;
- l'acquisto di materiale di consumo come batterie per i defibrillatori non necessita del CUP, trattandosi di spesa corrente.
Si fa inoltre presente che non è prevista, da parte del Ministero, la predisposizione di un template per la richiesta del CUP.
La FAQ oltre a giungere intempestiva (più di un mese dopo l'erogazione delle risorse) mette notevolmente in difficoltà quelle istituzioni che non hanno preso il CUP per questo progetto per l'acquisto del defibrillatore. Peraltro è totalmente antitetica a quelle che sono le indicazioni della Programmazione Economica in tema di CUP, cito dal sito del governo http://www.programmazioneeconomica.gov.it/sistema-mipcup/faq/:
"Un “progetto d’investimento pubblico” è un complesso di azioni o di strumenti di sostegno, afferenti ad un medesimo quadro economico di spesa e collegati fra loro da quattro elementi: la presenza di un decisore pubblico; la previsione di un finanziamento (diretto o indiretto, totale o parziale) con risorse pubbliche; l’indicazione di un comune obiettivo di sviluppo economico e sociale; la definizione di un orizzonte temporale certo."
"Ai fini dell’obbligo di collegamento a un CUP è determinante non la tipologia contabile delle spese (correnti o in conto capitale) ma la loro riconducibilità ad un progetto d’investimento pubblico. Un progetto d’investimento può, infatti, prevedere anche spese correnti (es. spese di progettazione), così come una spesa in conto capitale può non essere di sviluppo (es. la mera sostituzione di macchinari obsoleti), se invece la sostituzione è con macchinari più moderni o diversamente performanti, si ha una spesa in conto capitale di sviluppo."
Spero che possiate in qualche modo far presente quanto indicazioni di questo genere scatenino confusione e sconforto a chi lavora ogni giorno”.
Come ANQUAP condividiamo e facciamo nostra la riflessione del collega. Peraltro, eravamo già intervenuti sulla questione con un contributo a cura del Dirigente ANQUAP Salvatore Gallo “CUP o non CUP, questo è il dilemma !?!?”.
Ribadiamo i contenuti del documento con la speranza che qualcuno ci ascolti e si adoperi seriamente nella direzione di quella semplificazione sempre annunciata e mai attuata.
Ci poniamo (quelli della trincea) contestualmente una domanda:
davvero lo Stato è convinto di monitorare gli investimenti pubblici attraverso il CUP?
Risposta. Abbiamo qualche dubbio in proposito.
Lì, 25.05.2021
D’intesa con il Presidente ANQUAP Giorgio Germani
Marco Santini e Alessandra Ferrari
Vice Presidenti ANQUAP Area Nord e Centro