In questi giorni registriamo, da una parte le difficoltà che vivono gli Uffici di Segreteria nel gestire lo stato emergenziale in ambito scolastico, mentre dall’altra prendiamo nota (con grande amarezza) della totale dimenticanza/disattenzione sul ruolo che stiamo svolgendo, come personale ATA, nel garantire (nonostante tutto) il diritto all’istruzione (e non solo) ai nostri ragazzi.
Eh sì, allora succede che quando si parla di Scuola si concentri l’attenzione quasi esclusivamente sui dirigenti, sui docenti, attenzioni che vanno ben al di là di sottolineature attraverso i mezzi di comunicazione sul loro valore (assolutamente condivisibile), ma che si concretizzano (com’è giusto che sia) con la destinazione di risorse finanziarie per incrementare la retribuzione del personale docente e dei Dirigenti scolastici.
Ecco che allora quell’attenzione diventa anche sostanza (la Legge di Bilancio 2022 trova al suo interno importanti misure che contengono appositi finanziamenti in questo senso).
Invece per il personale ATA?
Nella migliore delle ipotesi dagli stessi mezzi di comunicazione non veniamo nemmeno citati nella nostra definizione corretta (e allora diventiamo: operatori della scuola, altro personale scolastico, gli ausiliari, etc..) nella peggiore, invece, non esistiamo proprio (vedasi contenuti Legge di bilancio 2022). Da un po’ di tempo a questa parte ci siamo autodefiniti (ahimè): gli invisibili.
E allora corre l’obbligo di ricordare che è con il personale ATA (personale amministrativo tecnico e ausiliario, questa la nostra definizione corretta da CCNL) che si arriva anche ad alcuni risultati, non dobbiamo essere noi a ricordare che molto passa dall’Amministrazione.
Anche quando si ha bisogno di “dare i numeri”, magari in audizione in Commissione perché sollecitati, quei dati provengono dal lavoro fatto a monte dalle Segreterie.
Ecco che allora non ci sorprende leggere in alcune Note Ministeriali (che contengono adempimenti da porre in essere) il ruolo fondamentale in merito alla tempestiva comunicazione da parte delle istituzioni scolastiche.
Ci permettiamo però di fare questa correzione: tempestiva comunicazione da parte degli Uffici di Segreteria, che sono quelli che effettivamente “eseguono”.
E sono anche coloro che, ad esempio (giusto per riferirne uno), nelle scuole secondarie di I grado e II grado si occupano concretamente di verificare i requisiti previsti dalla norma per la frequenza in presenza degli alunni nelle classi in cui vi siano due casi di positività (ai sensi dell'art. 4, comma 1, lett. c), n. 2 del D.L. n. 1 del 7 gennaio 2022).
Potremmo continuare con altri esempi, ma ci fermiamo qui.
E allora sentiamo la necessità di (ancora una volta) portare la voce di chi è da troppo tempo dimenticato, di chi lavora in silenzio e a testa bassa, di chi garantisce i servizi amministrativi e generali nelle istituzioni scolastiche.
Grazie ai colleghi DSGA e a tutto il personale ATA!
Lì, 21/01/2022
Il Presidente
Giorgio Germani