Il CCNL del Comparto Istruzione e Ricerca relativo al triennio 2016/2018 (sottoscritto il 19/4/2018) è scaduto il 31/12/2018 e, quindi, sono passati ben 38 mesi.
Il CCNL del triennio 2019/2021, che sarebbe già scaduto da due mesi, non è ancora “in pista”. L’ARAN non è nelle condizioni di aprire le trattative con i sindacati, poiché a tutt’oggi non ha ancora ricevuto l’atto di indirizzo previsto per legge.
Il ritardo (ingiustificato e ingiustificabile) nell’emanazione dell’atto di indirizzo (un ritardo che riguarda solo il Comparto Istruzione e Ricerca) è colpa esclusiva dei vertici del Ministero dell’Istruzione.
Tutto ciò è semplicemente inaccettabile, calpesta i diritti di oltre un milione dipendenti pubblici e dimostra l’inconsistenza e l’inadeguatezza di chi governa e gestisce il dicastero di Viale Trastevere.
Se il Ministro c’è “batta un colpo”.
Lì, 28.02.2022
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani