È ormai tradizione, non del tutto positiva, che ogni anno le Regioni intervengano sul dimensionamento della rete scolastica, modificando l’assetto organizzativo delle Istituzioni Scolastiche presenti nel territorio.
Dopo i rilevanti interventi del presente anno scolastico 2012/2013 – influenzati dalla legge dello Stato (art. 19 Legge 111/2011 e s.m.i., solo in parte “censurata” dalla Corte Costituzionale) con particolare riferimento alle scuole sottodimensionate che non possono avere in via esclusiva il Dirigente e il Direttore – altre significative decisioni coinvolgeranno l’anno scolastico 2013/2014.
Il numero complessivo delle autonomie scolastiche passerà da 9.131 unità a 8.646 (meno 485), mentre le Scuole sottodimensionate passeranno da 1.153 unità a 553 unità (meno 600). Di contro l’organico di Dirigenti e Direttori passerà da 7.978 unità a 8.093 unità (più 115), per effetto di un aumento delle scuole normodimensionate e di una diminuzione di quelle sottodimensionate.
Le Regioni che hanno assunto le decisioni più rilevanti sono: Calabria, Campania, Sicilia e Umbria.
Pur giudicando positivo l’aumento di organico delle figure apicali di Dirigenti e Direttori, continuiamo a valutare come negativa l’assenza in via esclusiva di queste figure nelle scuole sottodimensionate, dove si dovrà ricorrere a reggenze (per i Dirigenti) e ad incarichi aggiuntivi (per i Direttori). Si ricorda che mentre le reggenze dei Dirigenti vengono regolarmente retribuite, per gli incarichi aggiuntivi dei Direttori non è stata ancora definita (colpevolmente) l’indennità mensile prevista dalla legge.
Considerato il numero rilevante di riduzioni delle Scuole autonome avvenuto negli ultimi due anni (da 10.213 a 8.646, meno 1.567), lo Stato potrebbe ben sostenere nel suo bilancio il costo di 8.646 Dirigenti e altrettanti Direttori, nell’interesse del buon andamento delle Scuole stesse.
L’aumento di organico di Dirigenti e Direttori avrà effetti benefici per il recupero anche parziale delle sopranumerarietà (ove esistenti), l’assunzione dai concorsi (dei Dirigenti), la mobilità professionale (da B a D per i Direttori, anche fuori provincia) e l’emanazione del bando di concorso per il reclutamento di 450 posti di Direttore SGA, almeno nelle Regioni ove risultano posti vacanti (in particolare al nord).
Gli effetti descritti e le situazioni che sono a nostro avviso da modificare dovranno essere ben presenti alla nuova compagine governativa e al nuovo Ministro dell’Istruzione. Sarà nostra cura, in un contesto più generale, riproporli all’attenzione non appena il Governo e il Ministro si saranno insediati.
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani