Per la categoria fondamentale e strategica dei Direttori SGA che lavorano nelle istituzioni scolastiche ed educative (un ruolo complesso per le particolari funzioni amministrativo-contabili nonché i compiti connessi all’organizzazione dei servizi generali e amministrativi, come riconosciuto espressamente dal Ministero con la nota del 15/3/2022 in tema di piano di formazione) si accumulano ritardi, si perpetuano discriminazioni e le buone notizie non arrivano.
I ritardi riguardano:
- il reclutamento e il nuovo concorso che stenta a veder la luce, mentre i posti vacanti e disponibili arriveranno oltre quota 2000 a partire dal prossimo anno scolastico 2022/2023;
- il pagamento dell’indennità mensile a circa 1000 unità in tutta Italia di coloro che lavorano in una seconda scuola sottodimensionata. Gli interessati non vengono retribuiti da oltre due anni e mezzo, in plateale violazione di una legge e ben due CCNL (quello del 2014 e il successivo del 2018).
La discriminazione concernente l’incomprensibile e illegittima esclusione dalla possibilità di essere remunerati, per impegni e attività, con i fondi della valorizzazione del personale scolastico. Ciò che legge e contrattazione integrativa non stabiliscono viene praticato in danno dei DSGA da una improvvida presa di posizione del Ministero e da pratiche ingiustificabili di talune organizzazioni sindacali. Al contrario si conta sulla nostra partecipazione e veniamo coinvolti quando c'è bisogno di professionalità e competenza.
Le buone notizie dovrebbero arrivare, dal nuovo CCNL del triennio 2019/2021, relativamente all’individuazione di un’apposita area per l’inquadramento del personale di elevata qualificazione: un’area nella quale sarà doveroso collocare i Direttori SGA.
Lì, 12.04.2022
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani