AZIONI DI PROTESTA SINDACALE: NULLA CAMBIA E LA PROTESTA PROSEGUE.

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

Dipartimento della Funzione Pubblica

Al Ministro dell’Istruzione

Gabinetto del Ministero

e p.c. Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali

Alla Commissione di Garanzia sul diritto

di sciopero nei servizi pubblici essenziali

All’ARAN

Alle II.SS. e II.EE.

 

Oggetto: ulteriore prosecuzione azioni di protesta sindacale per Direttori SGA e Assistenti Amministrativi delle Istituzioni Scolastiche ed Educative dal 16 maggio al 15 giugno 2022 (artt. 10 e 11 Accordo Sindacale del 2/12/2020). NULLA cambia e la protesta prosegue.

 

L’Organizzazione sindacale scrivente comunica, per opportuna conoscenza e norma e per quanto ne consegue, di proseguire ulteriormente le seguenti azioni di protesta sindacale, per il periodo dal 16 maggio al 15 giugno 2022, che vedono coinvolti i Direttori SGA e gli Assistenti Amministrativi delle Istituzioni Scolastiche ed Educative.

La prosecuzione viene formalizzata nel rispetto di quanto prescritto dall’art. 10 c. 4 lett. d) e dall’art. 11 c. 12 dell’Accordo ARAN/Sindacati del Comparto Istruzione e Ricerca sottoscritto il 2/12/2020. Si ricorda che le precedenti iniziative (dal 3 al 31 gennaio 2022, dal 15 febbraio al 15 marzo e dal 1° al 30 aprile) sono state assunte dalla scrivente organizzazione sindacale con specifici documenti del 20/12/2021, 27/1/2022 e 15/3/2022.  

Queste le azioni di protesta sindacale:

1.     sospensione di qualsiasi prestazione lavorativa eccedente l’orario d’obbligo: no al lavoro straordinario;

 

2.     astensione da qualsiasi prestazione lavorativa non espressamente prevista come compito e/o disciplina delle mansioni da norme legislative, regolamentari e contrattuali. A titolo di mero esempio:

  • non si partecipa alle riunioni del Consiglio di Istituto (il DSGA non è componente) e a quelle afferenti le relazioni sindacali di istituto (il DSGA non è soggetto di relazioni sindacali);
  • non si intrattengono relazioni dirette ed esclusive con i Revisori dei Conti in occasione delle visite periodiche (la responsabilità della gestione è solo parzialmente in capo ai DSGA);
  • nessuna disponibilità allo svolgimento di attività progettuali collegate a PON/POR, altre azioni (in particolare senza il riconoscimento di adeguati compensi) e ad attività gestionali per le quali il Ministero dell’Istruzione (ed eventuali altre amministrazioni pubbliche coinvolte) non abbiano fornito le indispensabili azioni di formazione, aggiornamento e addestramento (vedi PASSWEB).

IN ALTRE PAROLE NON SI FA CIÒ CHE NON COMPETE.

 

3.     rifiuto di deleghe di funzioni dirigenziali, nomine a RUP e autorizzazione e all’uso della carta di credito, in assenza del riconoscimento di uno specifico compenso: non si fa ciò che compete ad altri se non viene remunerato;

 

4.     rifiuto di prestazioni connesse all’incarico aggiuntivo nella seconda scuola sottodimensionata, in assenza di pagamento dell’indennità mensile prescritta da legge e contrattazione collettiva: non si lavora gratis.

Purtroppo le ragioni poste a fondamento dell’iniziativa assunta con la precedente proclamazione non hanno trovato positivo riscontro, fatta eccezione per:

  • inserimento del personale ATA nella proroga dei contratti Covid;
  • riduzione del vincolo per i Direttori SGA neo assunti (da 5 a 3 anni);
  • parziale intervento sulla condizione delle scuole sottodimensionate, la cui applicazione rischia di risultare priva di effetti concreti sull’organico dei Direttori SGA e dei Dirigenti scolastici.

Di contro la Legge di Bilancio 2022 ha stanziato, giustamente, risorse finanziarie per il personale docente e i Dirigenti scolastici. Nulla, invece, per i Direttori SGA e personale ATA.

Inoltre, le trattative per il rinnovo contrattuale del Comparto Istruzione e Ricerca del triennio 2019/2021 non si sono ancora avviate per mancato inoltro all’ARAN dell’Atto di Indirizzo, mentre il 5 gennaio 2022 è stata sottoscritta l’ipotesi di CCNL dello stesso triennio relativa al Comparto della Funzioni Centrali e sono in corso le trattative dei Comparti Funzioni Locali e Sanità. Con la rata stipendiale del corrente mese di aprile è stata riconosciuta la prima quota dell’indennità di vacanza contrattuale del triennio 2022/2024 che si aggiunge a quella del triennio precedente, a dimostrazione di un ritardo abnorme e senza precedenti nel rinnovo della contrattazione collettiva. Il tutto in danno, anche previdenziale, del personale delle istituzioni scolastiche già collocato in pensione o in prossimità di esserlo.  

 

Per comune memoria, si riportano (aggiornati) gli argomenti posti a fondamento delle azioni di protesta sindacale, come segue:

a)     l’esigenza di appositi finanziamenti per:

o   l’equiparazione del trattamento economico fondamentale dei Direttori SGA ai Direttori Amministrativi di Accademie e Conservatori;

o   l’indennità di direzione quota base e quota variabile, ferma da oltre 10 anni;

o   l’indennità mensile ai DSGA obbligati a lavorare in due scuole;

o   la valorizzazione del personale ATA a partire dagli Assistenti Amministrativi;

b)    l’introduzione dell’organico dei Coordinatori Amministrativi per garantire il corretto funzionamento delle segreterie e possibilità di carriera del personale amministrativo. Il Coordinatore Amministrativo (anche il Coordinatore Tecnico) è stato previsto dal CCNL dell’8/3/2002 e dopo vent’anni ancora nulla di fatto;

c)     l’incremento dell’organico degli Assistenti Tecnici nel primo ciclo, per assicurarne uno in ogni scuola e non l’irrazionale condivisione dell’unica unità su più scuole (con più plessi);

d)    la rivisitazione del sistema di classificazione e di tutti i profili professionali del personale ATA, con particolare riferimento a quelli del Direttore SGA, degli Assistenti Amministrativi e Tecnici. Una rivisitazione resa inevitabile dai nuovi e più complessi compiti e dai maggiori carichi di lavoro derivanti dalla Legge sull’autonomia scolastica, dal decentramento amministrativo e dalla L. 107/2015. Nel rivisitare il sistema di classificazione e i profili professionali è necessario istituire la categoria dei quadri (o elevate professionalità).

La legge di bilancio prevede importanti misure su Pubblica Amministrazione e lavoro pubblico, con particolare riferimento alle risorse per il trattamento accessorio e gli ordinamenti professionali.

Nell’atto di indirizzo del comparto Istruzione e Ricerca va inserita, quindi, la nuova area delle elevate professionalità (già presente in alcuni settori). Va fatto urgentemente poiché la Legge lo consente e lo richiede (DL 9 giugno 2021, n. 80, convertito con modificazioni in Legge 113/2021). L’introduzione dell’area delle elevate professionalità nelle scuole riguarda i Direttori SGA: unica figura direttiva in posizione apicale; un’area che deve essere definita nel prossimo CCNL del triennio 2019/2021. L’ideale sarebbe la costituzione di un’area comune con Direttori Amministrativi e Direttori di Ragioneria di Accademie e Conservatori.

e)    la revisione del sistema di governance delle scuole, riformando totalmente gli attuali Organi Collegiali che risalgono al 1974;

f)      la riscrittura del TU del 1994;

g)     la revisione del reclutamento del personale ATA, prevedendo concorsi per titoli ed esami: basta con le graduatorie provinciali permanenti per soli titoli;

h)    l’indizione - urgente - di un nuovo concorso per DSGA, ricordando che sono vacanti e disponibili oltre 1.860 posti già nel corrente anno scolastico. Accanto al concorso ordinario anche quello riservato per i facenti funzione;

i)      l’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti dei Direttori SGA come avvenuto, purtroppo, per l’accesso ai fondi della valorizzazione della professionalità e ai compensi per specifiche progettualità (D.M. 721 del 14/11/2018 e nota ministeriale prot. n. 1072 del 21/4/2022).

 

I contenuti dell’azione di protesta sindacale son stati anche oggetto di un’interrogazione parlamentare presentata dall’On. Virginia Villani il 28/2/2022 nella seduta n. 647 e rivolta ai Ministri della Pubblica Amministrazione e dell’Istruzione.

Buona parte di questi contenuti sono stati rappresentati direttamente al Ministro dell’Istruzione, Prof. Patrizio Bianchi, nel confronto avuto dall’Associazione scrivente il 20/4/2022. 

 

Le descritte azioni di protesta sindacale (coerenti con la disciplina legale e contrattuale vigente in materia) potrebbero essere revocate in presenza di sostanziali fatti nuovi che diano positive risposte alle questioni poste dall’Associazione scrivente e riassunte nel presente documento.

 

Distinti saluti

 

Lì, 29.04.2022

IL PRESIDENTE

Giorgio Germani

 

P.S.: si chiede alle istituzioni scolastiche ed educative di provvedere all’affissione all’albo del presente documento.

 


» Documenti allegati:
   Documento allegato ... QUI il documento Anquap

» Link segnalati:
   Link esterno ... VAI al documento Anquap del 20/12/2021
   Link esterno ... VAI al documento Anquap del 27/1/2022
   Link esterno ... VAI al documento Anquap del 15/3/2022


 
Categoria: Uffici ANQUAP Data di creazione: 17/05/2022
Sottocategoria: Personale Ultima modifica: 17/05/2022 17:13:06
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