Carissime/i colleghe/i,
tra pochi giorni celebreremo il nostro 6 Congresso Nazionale a conclusione di un percorso di assemblee provinciali e regionali e di consigli regionali che ha coinvolto tutti i nostri associati; un percorso democratico svolto nel rispetto formale e sostanziale del nostro ordinamento interno costituito da statuto, regolamento e codice deontologico.
Al Congresso parteciperanno a pieno titolo il Presidente nazionale, il Tesoriere, i membri del Consiglio di Presidenza, i Presidenti Regionali e Provinciali, i delegati eletti nelle assemblee provinciali e regionali, per un totale di 178 unità.
Con soddisfazione constato che sono stati eletti 18 Presidenti regionali (8 le conferme e 10 i nuovi), 61 Presidenti provinciali (30 le conferme e 31 i nuovi) e 13 Consiglieri nazionali (5 le conferme e 8 i nuovi) in aggiunta ai componenti di diritto del nostro “parlamentino”.
Questo dato significativo su conferme e novità costituisce elemento emblematico di riconoscimento delle esperienze e di apertura al nuovo nel segno di una continuità nell’evoluzione.
Ringrazio tutti per la partecipazione, l’impegno e l’assunzione di incarichi come dirigenti sindacali; incarichi che costituiscono ad un tempo un onore e un onere: quello di rappresentare nei diversi livelli e con vari interlocutori l’Associazione e coloro (oltre 4000 unità) che hanno riposto nell’Anquap la loro fiducia.
Una fiducia che cerchiamo di meritare ogni giorno con attività di formazione, consulenza e assistenza, iniziative di politica sindacale e professionale che ci portano ad interlocuzioni importanti sul versante istituzionale, politico e sindacale a vari livelli.
Se teniamo dignitosamente il campo da oltre 20 anni come sindacato (e da oltre 34 anni se richiamiamo la pregressa esperienza di solo associazionismo professionale come FNADA) è perché ci siamo nel tempo costruiti una credibilità e una reputazione che vanno ben oltre la mancanza dì rappresentatività legale, per scelte legislative e sindacali che hanno penalizzato e continuano a penalizzare le categorie monocratiche presenti nelle amministrazioni pubbliche (come i Direttori sga delle scuole che noi rappresentiamo in misura preponderante rispetto a qualsiasi altra organizzazione sindacale).
Il Congresso sarà l’occasione per un confronto aperto tra noi e con alcuni invitati di rilievo (politici, sindacalisti ed altri) sul tema che abbiamo scelto e che volutamente ha uno spessore di sistema, con riguardo alle pubbliche amministrazioni e ai compiti dei dirigenti e delle elevate professionalità.
Il rapporto e la relazione (giuridica e non solo) delle dirigenze e delle alte professionalità, che declineremo con particolare riguardo al mondo delle istituzioni scolastiche ed educative, è fondamentale per il corretto funzionamento dei pubblici uffici e necessita di un salto di qualità, soprattutto in termini culturali e di mentalità, rispetto al passato anche recente.
Terremo i nostri lavori, che prevedono anche l’elezione di alcuni organi individuali e collegiali, nel bel mezzo di un contesto nazionale ed europeo denso di criticità ma anche di opportunità e nel mentre sono in corso le trattative per i rinnovi contrattuali del triennio 2019/2021 (in forte ritardo) nei comparti delle funzioni locali, della sanità e di istruzione e ricerca (il CCNL delle Funzioni Centrali è stato sottoscritto il 9.5.2022 con l’importante previsione dell’area delle elevate professionalità).
Sono certo che nel solco di una consolidata e prestigiosa tradizione daremo il meglio di noi stessi e saremo capaci di elaborare proposte anche innovative da porre all’attenzione della politica, delle istituzioni e dell’intero mondo sindacale.
In attesa di incontrarci al Congresso il mio personale saluto e quello dei Vicepresidenti che hanno svolto, in questi anni che ci separano dal Congresso di Paestum del 2016, un lavoro encomiabile e prezioso.
Lì, 01/06/2022
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani
P.S.: si richiama cortese attenzione su Statuto, Regolamento e Codice Deontologico e sul Saggio Breve del 22.4.2022 in tema di sindacato.