I competenti uffici del Ministero dell’Istruzione hanno elaborato e pubblicato sul sito istituzionale un importante documento (settembre 2022) che illustra “le grandezze di maggior interesse su: sedi, alunni, classi e docenti” riguardanti l’avvio dell’a.s. 2022/2023.

Il documento è pregevole e merita alcune osservazioni e riflessioni su quel che contiene ed anche su ciò che manca.

Mancano totalmente i dati sul personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) e non vorremmo che si giungesse alla conclusione che questi dati non siano, per usare i termini ministeriali, “di maggior interesse”.

In questi dati ci sono - ripartiti nelle 8.136 scuole autonome e nelle 40.446 sedi scolastiche - ben 204.527 unità di personale ATA che corrispondono al 19,03% del totale del personale scolastico (1.074.732 unità, sommando al personale ATA le 870.205 unità di personale docente).

Abbiamo nelle scuole italiane   - a presidio dei servizi amministrativi, tecnici e ausiliari assolutamente indispensabili per il funzionamento delle scuole - un organico di diritto così suddiviso:

• 7985 Direttori sga (pari al totale delle scuole così dette normo dimensionate);
• 46.887 Assistenti Amministrativi (in media 5 unità per ogni scuola);
• 17.190 Assistenti Tecnici nelle scuole del 2 ciclo (in media 7,5 per ogni scuola: le scuole del 2 ciclo sono 2.669);
• 1.000 Assistenti Tecnici di informatica nelle scuole del 1 ciclo (ogni Assistente tecnico, condiviso, si occupa in media di 5 scuole suddivise in più sedi: le scuole del 1 ciclo sono 5.338);
• 131.143 Collaboratori Scolastici (in media 16 per ogni scuola e 3 per ogni sede).

Sono totalmente assenti, ancorché previsti dal 2002, i Coordinatori Amministrativi: figura intermedia di Area C fra il Direttore Sga (Area D) e gli Assistenti Amministrativi (Area B).

Il documento riporta il dato che distingue le scuole normodimensionate (7.985) da quelle sottodimensionate (151). Nelle scuole sottodimensionate non possono essere assegnati in via esclusiva un dirigente (si ricorre alla reggenza di altro dirigente già titolare di una sede normodimensionata) e un direttore sga (si ricorre all’incarico aggiuntivo di altro direttore sga già titolare di una sede normodimensionata).

In questo contesto oggettivamente complesso (sarebbe meglio dire complicato) ci permettiamo le seguenti osservazioni e riflessioni:

• un documento ufficiale del Ministero non può omettere i dati (sicuramente di interesse) riguardanti i Direttori sga e l’insieme del personale ATA;
• la condizione lavorativa e gli effetti reali delle prestazioni di 1.000 unità di Assistenti Tecnici di Informatica, condivisi tra 5.338 scuole del 1 ciclo, è ad un tempo assurda e irrilevante: poco è meglio di niente ma qui il poco sfiora il niente;
• aver previsto da oltre 20 anni il profilo professionale del Coordinatore Amministrativo e averlo lasciato bellamente (si fa per dire) sulla carta rappresenta una colossale presa in giro: se serve (e serve) va introdotto (uno in ogni scuola), se non serve va “cassato”;
• dirigenti e direttori condivisi tra una scuola normodimensionata e una sottodimensionata rendono particolarmente difficoltosa la gestione delle scuole coinvolte e gravano di un lavoro enorme il personale interessato: il tutto per risparmiare - a scapito delle scuole, di dirigenti e direttori - 302 retribuzioni (151 x 2).

È nostro auspicio che nella legislatura che sta per aprirsi il Parlamento, il Governo e il Ministero trovino modo e tempo di occuparsi anche delle osservazioni e riflessioni contenute in questo documento.

Li 27/09/2022

Il Presidente

Giorgio Germani