Come da formale proclamazione del 22/9/2022, da oggi (e fino al 31/10/2022) partono le azioni di protesta sindacale, che vedono coinvolti i Direttori SGA e gli Assistenti Amministrativi delle Istituzioni Scolastiche ed Educative.
Le ragioni poste a fondamento dell’iniziativa di protesta sindacale sono le seguenti:
1. l’urgenza di una veloce conclusione delle trattative e la massima capitalizzazione, in favore del personale, delle risorse finanziarie disponibili, per attutire la “falcidia” degli stipendi a causa dell’inflazione crescente e dei costi dell’energia ormai insostenibili per famiglie e imprese;
2. l’esigenza di una radicale revisione dell’ordinamento professionale dei DSGA e di tutto il personale ATA. I DSGA vanno collocati nell’area delle elevate professionalità – prevista dall’atto di indirizzo madre per i rinnovi contrattuali – in ragione di ciò che già sono e fanno (funzionari direttivi in posizione apicale, in una particolare relazione con il Dirigente scolastico fondata sulle direttive di massima). L’area delle elevate professionalità è già stata inserita negli altri Comparti, anche con la definizione di una struttura retributiva identica a quella dirigenziale: trattamento fondamentale, retribuzione di posizione e retribuzione di risultato. Non prevedere l’area delle elevate professionalità anche nel Comparto Istruzione e Ricerca (in tutte le sezioni a partire dalla scuola) costituirebbe una discriminazione intollerabile e certificherebbe uno status di minorità del Comparto stesso.
Quanto emerge (vedi comunicati sindacali) dalla trattativa in corso sull’argomento è del tutto insufficiente e lontano dalla realtà che vivono le segreterie scolastiche. Anzi per il DSGA si configura addirittura un esito regressivo rispetto all’esistente. Non solo non si penserebbe ad una retribuzione di posizione consistente (tra gli 11.000,00 e i 29.000,00 euro annui come indicato nel Comparto delle Funzioni Centrali) ma addirittura non si prevederebbe l’aumento dell’attuale indennità di direzione: una quota base risibile di appena 1.828,00 euro annui (152,00 mensili) e una quota variabile con misure ferme da 14 anni (sequenza contrattuale del 25/7/2008). Per gli Assistenti Amministrativi il sistema di classificazione e il profilo professionale rimarrebbero sostanzialmente immutati: come se nulla fosse cambiato, in quest’ultimo decennio, nell’attività amministrativa delle scuole.
Le azioni di protesta riguardano:
1. sospensione di qualsiasi prestazione eccedente l’orario d’obbligo - NO AL LAVORO STRAORDINARIO;
2. rifiuto di qualsiasi prestazione non espressamente prevista come compiti e/o disciplina delle mansioni da norme legislative, regolamentari e contrattuali. A titolo di mero esempio:
· si limita l’azione di collaborazione nella predisposizione del programma annuale alla sola parte economico-finanziario (determinazione dell’avanzo di amministrazione, indicazione dei finanziamenti in entrata e allocazione delle somme a destinazione vincolata);
· non si partecipa alle riunioni del Consiglio di Istituto (il DSGA non è componente di diritto) e a quelle afferenti le relazioni sindacali di istituto (il DSGA non è soggetto di relazioni sindacali);
· non si intrattengono relazioni dirette ed esclusive con i Revisori dei Conti in occasione delle visite periodiche o di confronti da remoto (la responsabilità della gestione è solo parzialmente in capo ai DSGA);
· nessuna disponibilità allo svolgimento di attività progettuali collegate a PON/POR e altre azioni (senza il riconoscimento di adeguati compensi) e ad attività gestionali, per le quali il Ministero dell’Istruzione ed eventuali altre amministrazioni pubbliche coinvolte non abbiano fornito le indispensabili azioni di formazione, aggiornamento e addestramento (vedi PASSWEB);
· indisponibilità a prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo per la realizzazione del PNRR, se queste prestazioni non vengono adeguatamente retribuite. Le azioni di progettualità e gestione riguardanti il PNRR costituiscono un carico di lavoro aggiuntivo, per quantità e qualità, che si riversa su segreterie scolastiche già “sfiancate” da un gravoso lavoro ordinario.
IN ALTRE PAROLE NON SI FA CIÒ CHE NON COMPETE O NON VIENE REMUNERATO.
3. rifiuto di deleghe di funzioni dirigenziali, nomine a RUP e autorizzazione e all’uso della carta di credito, in assenza del riconoscimento di uno specifico compenso - NON SI FA CIÒ CHE COMPETE AD ALTRI SE NON VIENE REMUNERATO;
4. rifiuto di prestazioni connesse all’incarico aggiuntivo nella seconda scuola sottodimensionata, in assenza di pagamento dell’indennità mensile prescritta da legge e contrattazione collettiva. Sono tre anni scolastici che i DSGA coinvolti non vengono pagati (19/20-20/21-21/22) - NON SI LAVORA GRATIS.
Faccio presente con soddisfazione che già da alcuni giorni sono pervenute un numero significativo di adesioni.
Di seguito i format per aderire alle azioni di protesta promosse dall'ANQUAP in data 22/09/2022.
La protesta inizierà il 05 ottobre 2022 sino al 31 ottobre 2022.
E' necessario compilare il/i modulo/i allegato/i ed inviarlo/i via email ai destinatari indicati nei format.
Vi chiediamo, inoltre, di dedicarci due minuti per compilare anche il form on-line che ci consentirà di monitorare le adesioni alle azioni di protesta.
Qui il modulo di adesione alle azioni di protesta da inviare al proprio Dirigente scolastico.
Qui il modulo per la sospensione dell'incarico nella scuola sottodimensionata da inviare al Dirigente scolastico della scuola sottodimensionata.
Qui il form on-line per dichiarare l'adesione alle azioni di protesta
Lì, 05.10.2022
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani