Siamo al quinto anniversario (19/4/2018 - 19/4/2023) del primo Ccnl del Comparto istruzione e ricerca relativo al triennio 2016/2018, mentre quello del triennio 2019/2021 (già scaduto) non vede ancora la luce, fatta eccezione per i principali aspetti del trattamento economico sui quali è stato sottoscritto il CCNL del 6/12/2022.

Mancano all’appello tutti gli aspetti normativi e parte di quelli economici, anche sulla base dell’atto di indirizzo integrativo che il Ministro della Pubblica Amministrazione ha inviato all’Aran il 17/3/2023.

Nell’incontro del 30 marzo 2023 è scoppiata la “bagarre” sul tema delicato e complesso dell’ordinamento professionale dei Direttori SGA e del personale ATA, in presenza di una proposta dell’Aran inadeguata e addirittura regressiva rispetto all’esistente. 

La “bagarre” ha investito anche l’importo della quota base dell’indennità di direzione dei DSGA. Sulla questione specifica il Presidente dell’Aran ha chiarito che l’incremento complessivo annuale riguardante l’elemento retributivo in questione è di 637,00 euro - e non di 49,00 euro - a partire dal primo gennaio 2021.

Non possiamo certo ritenerci soddisfatti ma la differenza tra i due importi ha un suo significato quantitativo, anche se ci sfugge la ragione per la quale non si sia già provveduto con il CCNL del 6/12/2022, nell’ambito del quale l’indennità in parola è’ stata incrementata di appena 156,20 euro su base annua a valere solo dal 2022.

Auspichiamo che la trattativa si concluda in tempi brevi, che sull’ordinamento professionale del DSGA e del personale ATA non si facciano “pasticci” - poi impossibili o difficili da gestire - e che si proceda anche con un significativo incremento dell’indennità di direzione quota variabile, ancora ferma alle misure del CCNL 26/7/2008.

Lì, 19.04.2023

IL PRESIDENTE

Giorgio Germani