Al Ministro dell’Istruzione e del Merito
Prof. Giuseppe Valditara
Sig. Ministro,
dopo la definizione delle dotazioni organiche del personale ATA per l’a.s. 2023/2024, la certificazione delle cessazioni dal servizio con decorrenza 1/9/2023 e l’esito della mobilità provinciale e interprovinciale per il citato a.s. 2023/2024, la situazione riguardante il rapporto tra organico, posti coperti e posti vacanti dei Direttori SGA è oggettivamente critica, per non dire sconcertante.
Nella tabella sotto riportata poniamo alla Sua cortese attenzione lo schema dei dati nazionali, ripartiti su base regionale, che rende bene l’idea di quanto la situazione sia veramente preoccupante e metta a rischio il corretto funzionamento amministrativo delle scuole, in considerazione delle funzioni loro attribuite e dei compiti che leggi, regolamenti e contratti di lavoro pongono a carico dei Direttori SGA. Un gravame quantitativo e qualitativo aggravato dall’attuazione dei cospicui interventi previsti nel PNRR in materia di istruzione; interventi che si ripercuotono inevitabilmente sull’attività amministrativa e contabile.
Mancano 2.441 Direttori SGA su un totale di 7.936 (quasi il 31%), in Lombardia i posti mancanti sono pari a circa il 63%, mentre in altre Regioni del Nord come Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte e Veneto siamo oltre il 40%, o sopra il 30%. Particolarmente critica anche la situazione della Sardegna e del Lazio. In ben 8 Regioni su 18 (sei di queste al Nord) siamo e ancor più saremo in condizioni oltremodo difficili, con la Lombardia veramente a “livello di guardia”.
Sui 2.441 posti scoperti non sarà possibile procedere al alcuna assunzione a tempo indeterminato poiché tutte le graduatorie di merito dei Direttori SGA (quelle dell’ultimo e unico concorso del 2018) sono ormai completamente esaurite. Il che sta a significare che si dovrà proseguire con l’ormai ultradecennale ricorso ai facenti funzione, o con supplenze annuali all’esito di interpelli privi di fondamento giuridico.
In siffatte condizioni è assolutamente incomprensibile la ragione per la quale non si sia già proceduto con l’emanazione di un bando di concorso ordinario e di uno riservato, come espressamente previsto da ben due decreti del 2022.
Sig. Ministro,
credo che un Suo autorevole e decisivo intervento sia assolutamente urgente e inevitabile per dare avvio a un reclutamento indispensabile che arrivi almeno in tempo utile per l’a.s. 2024/2025.
Sig. Ministro,
mi premetto di auspicare un suo autorevole intervento anche sulla trattativa infinita che sta contrassegnando l’integrazione del CCNL del triennio 2019/2021 nel Comparto Istruzione e Ricerca, con particolare attenzione all’ordinamento professionale del personale ATA e alla doverosa valorizzazione dei Direttori SGA.
Quanto sta emergendo, anche con riferimento a proposte dell’Aran che i competenti Uffici dipartimentali del Suo dicastero conoscono, rischia di non cogliere bene la complessità e la realtà delle scuole e potrebbe determinare addirittura una regressione rispetto all’esistente, con il rischio di generare un vero e proprio stato confusionale per il Ministero, le istituzioni scolastiche e il personale interessato.
Sig. Ministro,
nel ringraziarLa per l’attenzione che vorrà riservare a questa lettera, dichiaro la disponibilità per ogni utile approfondimento e confronto.
Distinti saluti
Lì, 07.06.2023
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani
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DSGA:
ORGANICO, POSTI VACANTI, POSTI COPERTI E % TRA POSTI IN ORGANICO E POSTI VACANTI A.S. 2023/2024
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Regione
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Posti in Organico
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Posti vacanti dopo i trasferimenti
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Differenza tra posti in organico e posti vacanti (posti coperti)
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Percentuale dei posti vacanti su organico
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Abruzzo
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184
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45
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139
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24%
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Basilicata
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109
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11
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98
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10%
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Calabria
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338
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72
|
266
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21%
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Campania
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941
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36
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905
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4%
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Emilia Romagna
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529
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198
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331
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37%
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Friuli V. G.
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166
|
71
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95
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43%
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Lazio
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708
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227
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481
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32%
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Liguria
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183
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70
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113
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38%
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Lombardia
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1126
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704
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422
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63%
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Marche
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216
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62
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154
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29%
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Molise
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52
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10
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42
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19%
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Piemonte
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538
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228
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310
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42%
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Puglia
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616
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88
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528
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14%
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Sardegna
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268
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99
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169
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37%
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Sicilia
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790
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102
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688
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13%
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Toscana
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456
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128
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328
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28%
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Umbria
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134
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26
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108
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19%
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Veneto
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582
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264
|
318
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45%
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7936
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2441
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5495
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31%
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