VERSO UN NUOVO DIMENSIONAMENTO - Scuole sempre piu' grandi, complesse e frazionate

L’assetto delle istituzioni scolastiche è destinato a un nuovo dimensionamento per effetto della Legge di Bilancio 2023 (L.29/12/2022 art. 1 commi 557,558,560 e 561) al fine di dare attuazione alla riorganizzazione del sistema scolastico prevista nel PNRR, a partire dall’ a. s. 2024/2025. 
Saranno previsti nuovi criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi e la conseguente distribuzione tra le Regioni. 
 
Dopo il primo dimensionamento propedeutico all’avvio dell’autonomia scolastica di cui al DPR 233/1998 e il secondo intervento di cui al DPR 81/2009, siamo al terzo intervento che ridisegna la geografia quantitativa della presenza sul territorio delle istituzioni scolastiche come soggetto giuridico.
Prima dell’autonomia in versione terzo millennio le istituzioni scolastiche connotate come soggetto giuridico (diverso dall’attuale) erano oltre 12.000 e tutte avevano un Preside (o Direttore Didattico) e un Responsabile Amministrativo (ex Segretario) Dopo il successivo intervento del 2009, per effetto del calo demografico e di alcuni interventi legislativi sulle scuole sottodimensionate del 2011 e 2020, siamo arrivati ad un organico di diritto dei Dirigenti scolastici e dei Direttori sga che nel corrente a.s. 2022/2023 è pari a 7.985 unità e nel prossimo a.s. 2023/2024 a 7936 unità.
 
Nel corso degli anni successivi al 2000 (a.s. 2000/2001) - anno di partenza dell’autonomia scolastica prevista dall’art. 21 della Legge 59/1997 (e successivi regolamenti) - è cambiato profondamente anche l’assetto organizzativo e ordinamentale delle scuole. 
Non più segmenti rigidi ripartiti in Direzioni Didattiche, Scuole Medie di primo grado e Scuole medie di secondo grado distinte per settori (licei, istituti tecnici e istituti professionali) ma segmenti articolati prevalentemente in Istituti Comprensivi nel primo ciclo e Istituti di Istruzione Superiore con più settori e indirizzi nel secondo ciclo. 
È evidente il cambio sostanziale delle condizioni di governance e di gestione che è ricaduto sulle due categorie monocratiche che hanno, in termini differenziati ma non meno importanti per ciascuna, la responsabilità di conduzione organizzativa e amministrativa delle scuole: i dirigenti e i direttori dove sono (o dovrebbero) essere presenti entrambi. 
Purtroppo e da anni non è così, perché le procedure di reclutamento non avvengono come sarebbe doveroso e, quindi, si registrano numerosi posti vacanti per i dirigenti (si risolve con le reggenze) e ancor più per i direttori dove la sostituzione è variegata e complessa (facenti funzione, incarichi aggiuntivi e supplenze annuali da interpelli).
Il nuovo dimensionamento con decorrenza dall’a.s. 2024/2025, proiettato nel triennio, ci dovrebbe consegnare la seguente fotografia di dotazioni organiche dei Ds e DSGA
 

REGIONE

A.S. 2023/24

A.S. 2024/25

DIFF.

A.S. 2025/26

DIFF.

A.S. 2026/27

DIFF.

DIFF 

2023 - 2027

ABRUZZO

184

179

-5

179

0

177

-2

-7

BASILICATA

109

84

-25

83

-1

82

-1

-27

CALABRIA

338

281

-57

279

-2

276

-3

-62

CAMPANIA

941

839

-102

832

-7

820

-12

-121

EMILIA R.

529

519

-10

517

-2

513

-4

-16

FRIULI V. G.

166

155

-11

151

-4

148

-3

-18

LAZIO

708

685

-23

679

-6

669

-10

-39

LIGURIA

183

170

-13

169

-1

167

-2

-16

LOMBARDIA

1126

1115

-11

1108

-7

1096

-12

-30

MARCHE

216

210

-6

208

-2

204

-4

-12

MOLISE

52

49

-3

45

-4

44

-1

-8

PIEMONTE

538

520

-18

516

-4

510

-6

-28

PUGLIA

616

569

-47

565

-4

557

-8

-59

SARDEGNA

268

228

-40

225

-3

220

-5

-48

SICILIA

790

710

-80

705

-5

700

-5

-90

TOSCANA

456

455

-1

452

-3

446

-6

-10

UMBRIA

134

133

-1

132

-1

130

-2

-4

VENETO

582

560

-22

556

-4

550

-6

-32

                 

ITALIA

7936

7461

-475

7401

-60

7309

-92

-627

Valori %

   

-6,37%

 

-0,81%

 

-1,26%

-7,90%

(Fonte: Bozza D.I. MIM/MEF)
 
Una fotografia accettabile in alcune realtà regionali e particolarmente penalizzante in altre, al compimento del triennio, come ad esempio la Basilicata (meno 24%), la Calabria (meno 18,34%), la Sardegna (meno 17,91%), il Molise (meno il 15,38%) la Campania (meno 12,85%) e la Sicilia (meno 11,39%). Guarda caso tutte Regioni del Sud e le due grandi Isole, realtà già particolarmente in sofferenza e rispetto alle quali sarebbe necessaria una diversa attenzione.
 
È evidente che il terzo dimensionamento ci consegnerà scuole sempre più grandi e complesse, con la condizione nelle realtà periferiche di essere anche frazionate in un rilevante numero di plessi suddivisi in più Comuni.
 
Per Ds e DSGA si apre una nuova stagione di aumentato impegno e conseguenti responsabilità, con la differenza che i Ds hanno avuto importanti riconoscimenti giuridici ed economici (doverosi) mentre i DSGA continuano a non veder riconosciuto ciò che già sono e fanno. Sui DSGA occorre un deciso intervento politico che preveda riconoscimenti reali e concreti e non la solita litania di una impalpabile “valorizzazione”.
 
 
Lì, 20/06/2023
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani

 


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Categoria: Contributi professionali Data di creazione: 20/06/2023
Sottocategoria: Personale Ultima modifica: 28/06/2023 10:34:56
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