Pubblichiamo la dichiarazione del Ministro Valditara in ordine al MOF dell’a.s. 2022/2023 e osserviamo che i ritardi di questo ormai "vetusto" sistema di relazioni sindacali si ripercuote troppo spesso in danno di chi ha lavorato e deve percepire vari trattamenti accessori: indennità di direzione parte variabile (i DSGA), i compensi dei collaboratori del Ds e quelli delle funzioni strumentali ( i docenti), quelli degli incarichi specifici (personale ATA) e quelli delle prestazioni aggiuntive ( docenti e Ata ed altro ancora) .Quando fa comodo al sistema le operazioni si fanno anche sulla base di sole ipotesi di Ccni, sul MOF no perché il sistema fa fatica a “ cacciar pecunia “ e non importa se i legittimi percettori, già mal pagati, soffrono.
Di seguito la comunicazione del Ministro:
Quest’anno la firma del contratto integrativo nazionale con cui si ripartiscono le risorse del MOF destinate al Fondo di istituto (FIS), risorse necessarie per retribuire le attività aggiuntive svolte dal personale scolastico nell’a.s. 2022/2023, è avvenuta soltanto nel mese di luglio avendo dovuto attendere, a differenza degli anni passati, la firma del Contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto, che ha rifinalizzato una quota parte proprio del MOF, oltre a dare seguito ad alcune osservazioni sollevate dal MEF conseguenti alla procedura di rinnovo del contratto nazionale in corso. Subito dopo la firma del contratto integrativo abbiamo interloquito con il MEF al fine di procedere con l’attribuzione delle risorse così da evitare ritardi. Le procedure di assegnazione dei fondi alle scuole sono in corso di perfezionamento e al vaglio degli organi di controllo. Gli uffici del MIM, cui ho dato precise indicazioni in tal senso, stanno lavorando per fare in modo che entro il 31 agosto le risorse siano attribuite alle scuole e che entro il mese di settembre i compensi siano effettivamente percepiti dai titolari”.
Così Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito.