Preg.mo Sig. Ministro Prof. Giuseppe Valditara,
da circa un anno Lei rappresenta il vertice politico e istituzionale del Dicastero di Viale Trastevere che ad inizio legislatura il Governo Meloni, con il consenso del Parlamento, ha voluto denominare Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Per la prima volta si è trovato e si trova a governare la delicatissima fase di avvio di un nuovo anno scolastico tra problematiche vecchie e nuove, alcune strutturali e altre contingenti.
Proprio in questa circostanza di inizio anno scolastico l'Anquap ritiene utile inviarLe questa lettera aperta, con alcune analisi e proposte su criticità antiche e strutturali e su alcuni aspetti contingenti ma non per questo meno importanti.
Sul piano strutturale rileviamo che:
· l’autonomia scolastica, al suo ventiquattresimo anno di esistenza, è in evidente sofferenza anche in ragione dell’enorme trasferimento di funzioni amministrative - stabilito dall’art. 14 del Regolamento di cui al DPR 275/1999 - che negli anni si sono notevolmente accresciute.
Sarebbe doveroso, anche perché previsto espressamente dall’art. 21 della L. 59/1997, che sull’argomento generale dell’autonomia - e sul tema specifico delle funzioni attribuite alle scuole che gravano sulle segreterie scolastiche - si apra un confronto politico e istituzionale in sede parlamentare, aperto alle parti sociali.
Questa iniziativa che non è stata intrapresa da nessuno dei suoi predecessori, a partire dal 2004, costituirebbe per Lei un punto di merito e per il sistema istruzione una grande occasione di dialogo.
Si potrebbe pensare anche a una Conferenza nazionale sulla scuola alla stregua di quanto avvenuto nel 1990, quando il Ministro dell’Istruzione era l’attuale Presidente della Repubblica Prof. Sergio Mattarella;
· la governance delle scuole, ideata dalla Legge delega del 1973 e tradotta nei Decreti Delegati del 1974, è ancora ferma a quella disciplina ormai del tutto inadeguata e non più rispondente alle reali esigenze di governo e gestione delle scuole, nonché di relazioni delle stesse con una pluralità di soggetti istituzionali (anche politici) e di pubbliche amministrazioni.
Abbiamo ancora Consigli di Istituto con 19 componenti, un numero superiore a quello dei Consigli Comunali di città di 20.000/30.000 abitanti, e Giunte esecutive che con l’introduzione della dirigenza scolastica e della direzione amministrativa hanno perso tutte (o quasi) le loro originarie funzioni.
Precedenti tentativi di iniziativa parlamentare non hanno prodotto esito alcuno e, quindi, sarebbe più che giustificato un intervento governativo, da Lei proposto, attraverso un apposito disegno di legge.
Anche in questo caso si tratterebbe per Lei di un altro punto di merito e per il sistema istruzione di una grande occasione di riforma reale, peraltro a costo zero;
· il reclutamento del personale Amministrativo, tecnico e ausiliario (oltre 200 mila unità) è ancora fermo al DPR 420/1974, trasfuso nel T.U. del 1994. Si recluta un personale di fondamentale importanza per il funzionamento delle scuole ancora attraverso il sistema delle graduatorie per soli titoli e senza alcuna forma di esame con procedure selettive (e quindi di merito).
Fa eccezione il reclutamento dei DSGA - funzionari direttivi monocratici, uno in ogni scuola, in posizione apicale - per i quali si è svolto un solo concorso ordinario nel 2018 le cui graduatorie di merito sono esaurite in ogni Regione. Come noto, mancano ad inizio di questo anno scolastico 2.507 unità su un totale di 7.936 in organico di diritto ma dei bandi di concorso ordinario e riservato nessuno parla, ancorché siano vigenti due specifici regolamenti ministeriali per procedere.
Le chiediamo Sig. Ministro di farsi promotore di una proposta legislativa per reclutare con disciplina moderna e adeguata tutto il personale ATA e per ridefinirne l’organico.
Le chiediamo di “ordinare” ai competenti uffici centrali del Ministero di provvedere con urgenza ad emanare i bandi per reclutare i Direttori SGA;
· il vigente Regolamento di contabilità, di cui al D.I. 129/2018, deve essere rivisto e aggiornato per il necessario raccordo e l’indispensabile coerenza con il nuovo Codice dei Contratti pubblici, emanato nel corrente anno, già in vigore e quasi completamente in efficacia dallo scorso mese di luglio.
Sul versante degli aspetti contingenti osserviamo che:
· l’ipotesi di CCNL sottoscritta il 14/7/2023 e riguardante il comparto Istruzione e ricerca per il triennio 2019/2021 - sezione scuola - presenta una disciplina regressiva e in contraddizione con gli atti di indirizzo rivolti dal Governo all’ARAN sul tema fondamentale dell’ordinamento professionale e del sistema di classificazione dei Direttori SGA e del personale ATA. Il testo dell’ipotesi contrattuale è ora all’esame del Governo e nel merito abbiamo inviato a Lei e al Ministro Zangrillo due specifici documenti di puntuali segnalazioni in data 20 luglio e 30 agosto ai quali ci riportiamo.
Le chiediamo un’attenta valutazione delle nostre segnalazioni per evitare il rischio di un pasticcio contrattuale difficile da gestire per il Ministero e per le scuole;
· la prossima Legge di Bilancio per il 2024 tenga in debita considerazione le esigenze di funzionamento delle scuole e preveda adeguati stanziamenti per il CCNL del triennio 2022/2024, nonché un incremento di organico per gli Assistenti Tecnici di informatica da destinare alle scuole del primo ciclo.
Grati per l’attenzione, dichiariamo la disponibilità per ogni utile approfondimento e confronto.
Lì, 13.09.2023
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani