È in arrivò a partire dall’a.s. 2024/2025 (e per i due successivi) la riorganizzazione del sistema scolastico per effetto del nuovo dimensionamento delle scuole disposto con la legge di bilancio 2023 e con il successivo Decreto Interministeriale n. 127 del 30 giugno 2023.
In argomento vi è stata una vivace dialettica tra lo Stato e le Regioni in sede politica (mancato accordo in Conferenza unificata), giurisdizionale (davanti a TAR e Consiglio di Stato) e anche dinanzi alla Corte Costituzionale (decisione del 22 novembre 2023 sui ricorsi presentati dalle Regioni Toscana, Emilia Romagna e Puglia).
Gli esiti giurisdizionali sul decreto e la pronuncia della Corte Costituzionale su varie disposizioni della Legge 29 dicembre 2022, n. 197 hanno dato ragione allo Stato e, quindi, le Regioni (tutte seppure in quantità diverse) hanno preso o stanno prendendo le decisioni di competenza, propedeutiche per i conseguenti provvedimenti amministrativi degli Uffici scolastici regionali.
Le decisioni regionali e i provvedimenti degli uffici periferici del Ministero dell’Istruzione e del Merito avranno effetti rilevanti su un numero significativo di scuole esistenti e su quelle del prossimo anno scolastico 2024/2025.
Dalle attuali 7.936 istituzioni scolastiche, con un Dirigente scolastico e un Direttore SGA in organico di diritto, si passerà a 7.461 con una diminuzione di 475 unità.
Le Regioni maggiormente coinvolte sono la Basilicata (meno 25), la Calabria (meno 57), la Campania (meno 102), la Sardegna (meno 40) e la Sicilia (meno 80): tutte Regioni del sud e le due grandi isole del Paese. Considerato che il D.M. 127/2023 riguarda anche gli aa.ss. 2025/2026 e 2026/2027, il numero delle istituzioni scolastiche in diminuzione potrebbe essere anche superiore.
Il nuovo assetto organizzativo delle scuole determina conseguenze significative su una pluralità e complessità di aspetti gestionali, che proviamo a riassumere in estrema sintesi:
- sulle iscrizioni degli alunni che avranno inizio il 18/1/2024 con termine il 10/2/2024;
- sull’organico dei dirigenti e dei direttori ma anche sull’insieme del personale scolastico;
- sulla mobilità, le utilizzazioni e assegnazioni provvisorie del personale. In tema di mobilità è vigente il CCNI del 18/5/2022 che riguarda gli aa.ss. 2022/2023, 2023/2024 e 2024/2025. Per i DSGA e il personale ATA si applicano, salvo eventuali modifiche, gli artt. 44 e 45;
- sulle assunzioni a tempo indeterminato e determinato;
- sulla chiusura della contabilità (finanziaria e patrimoniale), sulla regolazione contrattuale dei rapporti economici in essere, sul pagamento dei compensi al personale (a partire da quelli con i fondi contrattuali del miglioramento dell’offerta formativa) e sulla gestione del PNRR per le scuole che cessano;
- sull’apertura di una nuova gestione amministrativa e organizzativa per le scuole nuove o modificate che dovranno avviare l’anno scolastico 2024/2025.
Registreremo anche la decadenza degli organi collegiali elettivi (Consiglio di Istituto e Giunta esecutiva) e in attesa delle nuove elezioni le scuole interessate avranno un commissario straordinario. Mutamenti importanti riguarderanno anche gli organi collegiali a composizione predeterminata come i Consigli di classe e il Collegio dei Docenti. Inoltre, e non da ultimo, per effetto delle scoperture del corrente anno scolastico e dei pensionamenti futuri molte scuole si troveranno senza Dirigente e senza Direttore, probabilmente anche quelle interessate al dimensionamento. Per i Dirigenti è stato emanato il bando il 18/12 scorso ma difficilmente le procedure si concluderanno in tempo utile per le assunzioni dal 1° settembre 2024. Per i Direttori SGA (ne mancano 2.507 nel corrente a.s.) ancora nulla per i concorsi ordinario e riservato.
Per Dirigenti, Direttori e segreterie scolastiche ancora un gran lavoro proprio nel pieno dell’attuazione delle misure straordinarie del PNRR.
Lì, 21.12.2023
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani