La scorsa settimana è stata avviata la trattativa per il CCNI concernente i Fondi per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (FMOF) per l’a.s. 2024/2025 e nella giornata di domani vi sarà un secondo incontro.

Leggiamo dai resoconti sindacali sul primo incontro che si è parlato anche dell’incremento dell’indennità di direzione parte variabile dei Direttori SGA e che al riguardo il rappresentante del MIM avrebbe proposto un incremento del 10% rispetto alle misure economiche dei parametri di calcolo attualmente vigenti (vedi All. C al CCNL del 18/1/2024).

In pratica a distanza di 16 anni dalla sequenza contrattuale del 25/7/2008 – quella che ha definito le citate misure economiche – il MIM si presenta alla trattativa con una proposta “miserabile” che rappresenta una vera e propria elemosina.

Peraltro, il MIM dimentica anche se stesso e non ricorda che nelle trattative sul MOF per l’a.s. 2020/2021 il Capo Dipartimento per l’Istruzione dell’epoca propose un incremento dell’indennità in parola del 50%; incremento che allora venne respinto da tutti i Sindacati presenti alla trattativa.

Per tutto quanto avvenuto sul piano dei progressivi trasferimenti di compiti alle scuole e di riduzione di organico dei Direttori SAGA a partire dall’a.s. 2024/2025, l’incremento dell’indennità di direzione parte variabile dovrebbe essere pari almeno al 100% delle misure ancor oggi vigenti.

Non si dica che non ci sono le risorse finanziarie perché quando si vuole si trovano e perché tutte le economie derivanti dalle riduzioni dell’organico dei Direttori SGA (meno 475 unità già dal 1° settembre 2024) debbono essere finalizzate all’incremento dell’indennità di direzione parte variabile.

Ogni altra soluzione sarebbe per noi inaccettabile e influirebbe negativamente sulla vertenza in atto presso il Ministero del Lavoro, la cui probabile conclusione è prevista per il 10 settembre 2024

A buon intenditor poche parole.

Lì, 30.07.2024

IL PRESIDENTE

Giorgio Germani