L’ultimo CCNL del comparto Istruzione e Ricerca, siglato il 18/01/2024, ha rappresentato una vera e propria regressione per chi già ricopriva il ruolo di DSGA, prevedendo un ordinamento professionale del tutto inadeguato rispetto alle reali esigenze delle Istituzioni Scolastiche.
In particolare, l’introduzione di un incarico triennale, del tutto inutile, creerà solo problemi a chi è diventato funzionario attraverso la progressione di area.
Quello che doveva essere il contratto della “valorizzazione” dei DSGA si è trasformato, invece, in un’ulteriore penalizzazione. Tra la riscrittura del profilo (il "DSGA marziano"), gli incarichi triennali, il mancato aumento dell’indennità di direzione parte variabile, e altre misure discutibili, i DSGA sono stati fortemente penalizzati.
La responsabilità di questa ennesima “svalutazione” della figura del DSGA è da attribuirsi all’ARAN e ai sindacati firmatari: FLC CGIL, CISL SCUOLA, FED. GILDA UNAMS, SNALS e ANIEF CISAL.
“Lorsignori”, anziché tutelare tutte le categorie di lavoratori della scuola tenendo conto delle distinte posizioni lavorative, si concentrano esclusivamente su logiche quantitative, completamente disconnesse dalle reali necessità delle Scuole italiane.
All’inizio di questo anno scolastico ci troviamo così “tramortiti” da quest’ennesimo “schiaffo”, a gestire segreterie sguarnite tra mille difficoltà: una gestione ordinaria già insopportabile, e quella straordinaria legata alle azioni del PNRR, ai vecchi PON, ai nuovi PN e a una molteplicità di altri impegni.
Chi dovrebbe sostenerci, crea ulteriori difficoltà:
- Il MIM non è intervenuto durante le trattative contrattuali e ora si trova in difficoltà nell'attuare il caos conseguente a ciò che è stato sottoscritto. Basta pensare a quanto avvenuto con i vari format di incarichi dei DSGA, con le deleghe/non deleghe e le dichiarazioni di incompatibilità e inconferibilità;
- Sempre il MIM ha proposto in sede di apertura delle trattative per il FMOF un aumento di appena il 10% dei parametri dell’indennità di direzione parte variabile. Nel 2020 un Capo Dipartimento dello stesso Ministero avanzò la proposta di un incremento del 50%;
- Il MEF e il MIM non hanno ancora pagato l’indennità mensile a oltre 500 Direttori SGA che hanno svolto l’incarico aggiuntivo nelle scuole sottodimensionate. Un ritardo inconcepibile e ingiustificabile che coinvolge ben tre anni scolastici (2021/2022, 2022/2023 e 2023/2024): i DSGA lavorano e lo Stato non li paga;
- Il Ministro che trova risorse per tutti (dirigenti, tutor, orientatori e continuità, ecc.), mai per i DSGA e gli amministrativi;
- La politica, talmente distante dal paese reale, dimostra in ogni occasione di non conoscere la grande sofferenza delle segreterie scolastiche, costrette a gestire una mole sempre più ingente di lavoro amministrativo, organizzativo e contabile. Non trovando soluzioni migliori, sottrae 242 unità di collaboratori scolastici e 721 unità di assistenti amministrativi per l’anno scolastico 2024/2025. In totale, 963 unità verranno trasferite, senza sostituzione, per essere assegnate agli uffici scolastici regionali attraverso procedure selettive (art. 10 D.L. 71/2024, convertito in legge 106/2024).
- L’unità di missione del PNRR che, anziché fornire indirizzi unitari e chiari, si inventa continuamente nuovi adempimenti, riaprendo rendicontazioni già chiuse. Ad esempio:
- le checklist chilometriche da compilare per ogni attività negoziale del PNRR;
- risposte a ticket che valgono solo per una singola scuola e che spesso contrastano con risposte fornite ad altre II.SS.;
- la mancata erogazione dei fondi necessari per saldare le fatture degli operatori economici, costringendo le scuole a fronteggiare diffide legali. Paradossalmente, il mancato pagamento di tali fatture comporta il "richiamo" delle ragionerie territoriali dello Stato per il mancato rispetto dei termini di pagamento.
- Alcuni dirigenti scolastici che inviano direttive di massima lunghissime, piene di normative superate e deleghe illegittimamente indirizzate al “povero” DSGA di turno;
- L'INPS che ci scarica complessi adempimenti legati a Passweb, che dovremmo imparare a gestire dopo un “corsetto” di qualche ora;
La gestione del personale amministrativo e ausiliario è complicatissima e lo stesso personale viene reclutato ancora attraverso graduatorie per soli titoli anziché tramite concorso selettivo. Di conseguenza, molti neoassunti, pur con tanta buona volontà, non hanno idea di come svolgere correttamente i compiti assegnati.
Siamo inoltre profondamente delusi da coloro che si autoproclamano paladini della categoria senza avere la minima idea di come costruire relazioni o proporre soluzioni utili per i DSGA. Taluni di questi personaggi non fanno altro che populismo, spargendo fango su tutti e isolandoci ancora di più, solo per ottenere una qualche effimera visibilità personale. Poi, quando è il momento di agire, firmano il peggior contratto della storia per i DSGA! Non sono nemmeno in grado di avere un'influenza significativa all'interno del sindacato e della Confederazione di cui fanno parte. Basti pensare alla proposta - da NOI avanzata tramite la confederazione CIDA - di far confluire i DSGA dal comparto all’area della dirigenza; una proposta completamente ignorata dalla loro confederazione che ha firmato l’accordo. Come detto l’unica Confederazione a non firmare il CCNQ su comparti e aree del triennio 2022/2024 (e del precedente 2019/2021) è stata la CIDA, proprio perché la proposta di inserire i DSGA nell'area è stata respinta:
PER QUESTI MOTIVI E TANTO ALTRO, MANIFESTIAMO LA RABBIA DEI DSGA.
Siamo stufi di essere trattati come l'ultima ruota del carro e, soprattutto, di essere il capro espiatorio[1] di tutti i peccati della scuola e di quanto nelle scuole non funziona sul piano amministrativo (e non solo).
Invitiamo tutti i colleghi - che tanto si lamentano e che troppo spesso rimangono chiusi nei loro uffici - a non abbassare ancora la testa e ad unirsi all’ANQUAP per manifestare la RABBIA DEI DSGA!
Il 27 settembre 2024, alle ore 11:00, TUTTI A ROMA DAVANTI AL MINISTERO.
Lì, 19.09.2024