SCIOPERO E ASSEMBLEA DELL’11 NOVEMBRE 2024
INTERVENTO INTRODUTTIVO DEL PRESIDENTE GERMANI
Lo sciopero rappresenta la più importante manifestazione del fenomeno sindacale e lo strumento di autotutela più incisivo che si realizza attraverso condotte dei prestatori di lavoro dipendente (pubblici e privati) finalizzate al perseguimento di specifici obiettivi collettivi.
L’ordinamento del lavoro in Italia ammette l’autotutela degli interessi collettivi mediante il ricorso allo sciopero (diritto costituzionalmente garantito dall’art. 40) quale mezzo di risoluzione delle controversie collettive economiche e non solo.
Infatti, attraverso lo sciopero si può perseguire - come in questo caso - la difesa della posizione morale e della dignità professionale dei lavoratori; una dignità consolidata nel tempo che il CCNL del 18/1/2024 ha offeso con una disciplina di “riformatio in peius” rispetto alla precedente.
Lo sciopero si configura come astensione totale e concertata dal lavoro da parte dei lavoratori che sono destinatari della sua proclamazione, nel caso di specie i Direttori SGA delle istituzioni scolastiche ed educative su iniziativa dell’Anquap.
La proclamazione dello sciopero da parte di un soggetto sindacale conferisce allo stesso la dimensione collettiva che sola può consentire di realizzare i fini - necessariamente collettivi - per il raggiungimento dei quali si è deciso di scioperare.
Accanto alla proclamazione dello sciopero come astensione totale vi sono anche altre forme possibili come lo sciopero dallo straordinario - rifiuto di prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo - che l’Anquap ha proclamato da oggi a fine mese.
La dottrina del diritto del lavoro contempla tra i mezzi di lotta sindacale anche il boicottaggio, la non collaborazione, l’ostruzionismo etc… etc...; mezzi che l’Anquap ha qualificato come azioni di protesta professionale.
Va bene scioperare oggi con astensione totale dal lavoro ma è indispensabile proseguire con formale adesione allo sciopero dallo straordinario e alle azioni di protesta professionale da oggi a fine mese.
Valuteremo entro il mese eventuali ulteriori azioni, lavoreremo per l’unità della categoria, cercheremo ogni interlocuzione e alleanze possibili.
Obiettivi e proposte dell’Anquap sono contenuti nell’atto di proclamazione dello sciopero e nel successivo comunicato del 16 ottobre 2024.
Non è possibile che il decisore politico (Ministro Valditara e non solo) trovi i finanziamenti per tutto e per tutti e mai per i Direttori SGA. Anzi, addirittura MIM e MEF non pagano l’indennità mensile a centina di DSGA che hanno lavorato in una seconda scuola sottodimensionata negli aa.ss. 2021/2022, 2022/2023 e 2023/2024, in totale violazione di precise prescrizioni di legge e norme contrattuali.
Non è possibile che i sindacati rappresentativi sottoscrivano (i firmatari) contratti collettivi in danno dei Direttori SGA e condividano, con il silenzio, interpretazioni unilaterali dell’ARAN - senza fondamento giuridico e senza valore di fonte del diritto - che prevedono il lavoro straordinario come obbligatorio e l’indennità di direzione parte variabile, peraltro irrisoria, come trattamento omnicomprensivo.
Intervenendo sul CCNI per il FMOF dell’a.s. 2024/2025 è possibile e doveroso rivedere al rialzo (un forte rialzo) l’indennità di direzione parte variabile.
Procedendo con il CCNL del triennio 2022/2024 sono possibili, anzi doverosi, interventi correttivi per restituire piena dignità e professionalità ai Direttori SGA sia sul versante economico che su quello giuridico.
Nell’atto di indirizzo il Governo dovrebbe prescrivere una distinta disciplina per i Direttori SGA e stanziare fondi specifici per la categoria.