ORIENTAMENTI E INDICAZIONI OPERATIVE PER LA QUALIFICAZIONE DELLE STAZIONI APPALTANTI AI SENSI DEL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI (D.LGS. 36/2023)

CONTRIBUTO PROFESSIONALE

Il MIT, con circolare n° 279 del 18/11/2024, ha fornito un quadro sistematico delle norme relative alla qualificazione delle stazioni appaltanti ai sensi del nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023), promuovendo l'efficienza, l'aggregazione e la professionalizzazione del procurement pubblico.

Struttura e contenuti principali:

Parte I: Sistematizzazione delle norme

1.     Quadro normativo e finalità:

o   Obiettivo di riduzione della frammentazione e aumento della professionalizzazione delle stazioni appaltanti.

o   Introduzione di un sistema aperto e progressivo per la qualificazione, accessibile a tutte le amministrazioni in possesso dei requisiti.

2.     Principali novità normative:

o   Tre livelli di qualificazione per la progettazione e l'affidamento.

o   Requisiti specifici per la fase di esecuzione, come la competenza tecnica del personale e il rispetto dei tempi di pagamento.

o   Iscrizione transitoria per alcune categorie (es. unioni di comuni e regioni).

3.     Incentivi all'uso di centrali di committenza:

o   Favorire il ricorso a centrali di committenza per le stazioni non qualificate.

o   Introduzione di meccanismi come il "silenzio assenso" per facilitare l'ausilio alle stazioni non qualificate.

4.     Esclusioni:

o   Imprese pubbliche e soggetti privati operanti in settori speciali non sono soggetti alla qualificazione obbligatoria, ma possono promuovere percorsi formativi per migliorare la capacità amministrativa.

Parte II: Incentivi alla qualificazione

1.     Strumenti incentivanti:

o   Rilascio del codice CIG subordinato alla qualificazione (per appalti sopra soglia).

o   Introduzione di requisiti di digitalizzazione obbligatori dal 2024.

o   Utilizzo di centrali di committenza per migliorare la professionalizzazione.

2.     Supporto e strumenti operativi:

o   Uso della vigilanza collaborativa e pareri precontenziosi ANAC per ridurre controversie.

o   Autovalutazione tramite strumenti ANAC per monitorare e migliorare il livello di qualificazione.

3.     Orientamento alla specializzazione:

o   Creazione di reti di stazioni appaltanti specializzate per materia o settore, basate su classificazioni CPV (Common Procurement Vocabulary).

o   Incentivare la professionalizzazione tramite collaborazioni integrate fra enti.

Indicazioni operative:

·       Le stazioni appaltanti sono invitate a:

o   Qualificarsi, anche solo a livello minimo.

o   Utilizzare strumenti di simulazione e autovalutazione ANAC.

o   Creare reti di collaborazione tra enti qualificati e non qualificati.

o   Promuovere la professionalizzazione del personale tramite training e supporto tecnico.

 

Punti chiave da evidenziare:

1.     Sistema progressivo e flessibile:

o   Approccio graduale alla qualificazione, con possibilità di miglioramento continuo.

o   Flessibilità nell'accesso al sistema anche per stazioni inizialmente non qualificate.

2.     Ruolo centrale della digitalizzazione:

o   Obbligatorietà dei requisiti di digitalizzazione per aumentare la trasparenza ed efficienza.

3.     Collaborazione e aggregazione:

o   Sviluppo di reti territoriali e settoriali per contenere i costi e migliorare l'efficienza amministrativa.

4.     Valorizzazione delle best practices:

o   Pubblicazione di format standardizzati e supporto tecnico del MIT per garantire uniformità nelle procedure.

 

La circolare stabilisce un quadro chiaro per migliorare la gestione degli appalti pubblici, promuovendo un sistema di qualificazione che punta alla professionalizzazione e all'aggregazione delle stazioni appaltanti. Si pone particolare enfasi sull'uso di strumenti digitali previsti dal nuovo codice dei contratti (artt. dal 19 al 36 del D. Lgs. 36/2023), sulla collaborazione tra enti e sulla trasparenza, allineandosi agli obiettivi del PNRR.

 

E chi non può diventare Stazione appaltante qualificata perché non raggiunge i requisiti minimi?

Chi non è qualificato come stazione appaltante potrà operare seguendo alcune linee guida specifiche delineate nella circolare. Ecco le opzioni e i comportamenti suggeriti:

1.     Utilizzo di centrali di committenza qualificate

Le stazioni appaltanti non qualificate possono Ricorrere a una centrale di committenza qualificata per gestire le procedure di affidamento e le attività connesse e/o affidare alle centrali di committenza attività di committenza ausiliaria (es. consulenza tecnica, supporto per la predisposizione di bandi).

In questo modo si potrà avere accesso a competenze già consolidate e si potrà garantire il rispetto dei requisiti normativi senza dover necessariamente ottenere la qualificazione immediata.

2.     Uso di reti di collaborazione

Le stazioni appaltanti non qualificate possono collaborare con altre stazioni appaltanti qualificate tramite reti integrate di supporto e avvalersi di accordi con enti qualificati per specifici settori merceologici (es. sanità, istruzione), con l’obiettivo di garantire il supporto tecnico e ridurre i costi amministrativi.

3.     Affidamenti diretti sotto soglia

Secondo l'art. 62 del Codice, le stazioni non qualificate possono gestire affidamenti di valore inferiore alle soglie obbligatorie di qualificazione, per i servizi e forniture, sotto la soglia UE, per i lavori, sotto 1 milione di euro per manutenzione ordinaria. Queste attività devono essere svolte utilizzando piattaforme telematiche certificate messe a disposizione dalle centrali di committenza.

 

4.     Richiesta di supporto amministrativo

Le stazioni appaltanti non qualificate possono nominare un RUP di supporto da una struttura qualificata e fare affidamento sul silenzio assenso: qualora una centrale di committenza non risponda a una richiesta di supporto entro un termine definito, si considera approvata la collaborazione.

 

5.     Miglioramento continuo attraverso l’autovalutazione

La circolare invita le stazioni non qualificate a effettuare autovalutazioni periodiche tramite strumenti ANAC per monitorare i progressi verso la qualificazione e a simulare il raggiungimento dei requisiti richiesti e intervenire su eventuali punti deboli.

 

6.     Incentivi e strumenti di supporto

·       Servizio di supporto giuridico del MIT: Offre assistenza tecnica e interpretativa per migliorare la gestione amministrativa.

·       Accesso a formazione e professionalizzazione tramite stazioni qualificate e centrali di committenza.

 

7.     Reti e aggregazioni

·       Collaborare con altre stazioni appaltanti sullo stesso territorio per condividere risorse e know-how.

·       Segnalare ad ANAC i settori produttivi con esigenze specifiche per identificare enti qualificati ausiliari.

 

In teoria le stazioni appaltanti non qualificate devono:

1.     Ricorrere a centrali di committenza o stazioni qualificate.

2.     Gestire autonomamente affidamenti sotto soglia, rispettando obblighi di trasparenza e digitalizzazione.

3.     Monitorare e migliorare continuamente la propria posizione, utilizzando strumenti di autovalutazione e formazione.

4.     Collaborare in rete con altre stazioni qualificate per ridurre costi e tempi amministrativi.

 

Nella pratica, tuttavia, molte piccole stazioni appaltanti, tra cui la maggior parte delle Istituzioni Scolastiche, si trovano in una situazione di stallo. Questo è particolarmente evidente per gli affidamenti relativi ai viaggi di istruzione, i cui importi unitari e/o complessivi spesso superano la soglia dei 140.000,00 euro, e per i contratti di concessione, che richiedono la qualificazione indipendentemente dall’importo.

 

Si ritiene indispensabile una revisione del Codice dei contratti pubblici da parte del legislatore, al fine di ripristinare l’operatività delle Istituzioni Scolastiche in questi settori specifici e consentire loro di procedere con maggiore autonomia.

Nell’attesa di auspicabili interventi normativi, sarebbe opportuno che il MIM, anziché proporre - in collaborazione con ANAC - deroghe temporanee alle disposizioni del Codice, promuovesse l’attivazione di convenzioni CONSIP a livello nazionale. Queste convenzioni potrebbero agevolare l’accesso a soluzioni già qualificate e ottimizzate, garantendo maggiore efficienza per gli affidamenti relativi ai servizi di ristorazione tramite distributori automatici e/o bar interni alle scuole.

 

Lì, 27.11.2024

I VICE PRESIDENTI

IL PRESIDENTE

Marco Santini e Alfonsina Montefusco

Giorgio Germani

 


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Categoria: Uffici ANQUAP Data di creazione: 27/11/2024
Sottocategoria: Contabilità Ultima modifica: 27/11/2024
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