Rinnovo contratto scuola, Valditara: “Oltre il 5% di aumento. Primi fondi disponibili già nel 2025. E sui tagli al personale scolastico: “Possibili rimodulazioni”
Di Andrea Carlino
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervenendo al Question Time al Senato, ha replicato alle preoccupazioni del Partito Democratico in merito ai possibili tagli al personale scolastico previsti nella legge di Bilancio.
Nel corso del suo intervento, Valditara ha sottolineato l’impegno del Governo per una crescita degli investimenti nel sistema scolastico, citando il dossier della Camera dei Deputati che evidenzia un incremento di 4,6 miliardi di euro, pari all’8,9%, per il Ministero dell’Istruzione nel 2025.
Inoltre ha ricordato l’aumento del 6% per il rinnovo del contratto del pubblico impiego, comprensivo del personale scolastico, e il taglio del cuneo fiscale fino a 40.000 euro lordi, che andrà a beneficio di tutto il personale della scuola.
Il Ministro ha poi annunciato lo stanziamento di risorse per la successiva tornata contrattuale 2025-2027, che garantiranno incrementi retributivi del 5,4% a regime per il personale scolastico.
Un ulteriore fondo per la valorizzazione del sistema scolastico, con uno stanziamento di 122 milioni per il 2025, servirà, tra le altre cose, per l’avvio di un piano di stabilizzazione dei docenti di sostegno. Valditara si è detto fiducioso che questo piano consentirà di assumere un numero di insegnanti addirittura superiore ai tagli di organico previsti.
Infine, il Ministro ha assicurato che il suo Ministero sta verificando la possibilità di rimodulare i tagli di organico, valutandone le conseguenze in relazione al calo demografico e alla riduzione della popolazione studentesca.
“Tagli che, in ogni caso – ha precisato Valditara – sono inferiori in termini assoluti a quelli pari a 9 mila 550 unità effettuati dal Ministro Bianchi, Ministro afferente al Partito Democratico”.
La risposta integrale del Ministro
Signor Presidente, gentili senatori, desidero subito sottolineare l’operato del Governo che, anche in questa legge di bilancio, ha garantito una crescita complessiva degli investimenti per il sistema scolastico. Come riportato nel dossier redatto dalla Camera dei Deputati – un atto neutro e non congetture di parte – il disegno di legge di bilancio 2025-2027 prevede per il Ministero dell’Istruzione e del Merito un notevole incremento nel 2025, pari a 4,6 miliardi di euro (+8,9%). Inoltre, con riferimento ai soli interventi legislativi, la manovra finanziaria per il 2025 determina un incremento complessivo delle spese finali di 216,6 milioni di euro.
Per il rinnovo del contratto collettivo 2022-2024 del pubblico impiego, e quindi anche del personale scolastico, che ne rappresenta una componente fondamentale, abbiamo ottenuto, come da me richiesto, un ulteriore adeguamento, raggiungendo un aumento complessivo del 6%. Il taglio del cuneo fiscale fino a 40.000 euro lordi di reddito garantirà inoltre a tutto il personale scolastico un beneficio definitivo, accrescendone il potere d’acquisto. Per la prima volta nella storia della contrattazione pubblica, sono state stanziate risorse per la successiva tornata contrattuale 2025-2027: 1.755 milioni di euro per il 2025, 3.550 milioni per il 2026 e 5.550 milioni a decorrere dal 2027.
Queste risorse consentiranno incrementi retributivi al personale scolastico pari al 5,4% a regime, superiori all’inflazione programmata, con l’erogazione dei primi anticipi già nel 2025. Nel disegno di legge di bilancio è stato inoltre istituito un fondo per la valorizzazione del sistema scolastico, con uno stanziamento di 122 milioni per il 2025, 189 milioni per il 2026 e 75 milioni a partire dal 2027. Queste nuove risorse saranno utilizzate, tra l’altro, per avviare un piano di stabilizzazione dei docenti di sostegno, che ci consentirà di assumere un numero di insegnanti superiore ai tagli di organico attualmente previsti.
Quanto illustrato dimostra un saldo positivo tra i nuovi investimenti e il contributo che il Ministero dell’Istruzione, al pari degli altri ministeri, ha fornito per garantire misure attente alle esigenze dei ceti meno abbienti e del pubblico impiego, in particolare del personale scolastico. Stiamo comunque verificando la possibilità di rimodulare gli attuali tagli di organico, valutandone le conseguenze in relazione al decremento demografico. È bene chiarire che questi tagli sono inferiori, in termini assoluti, a quelli pari a 9.550 unità effettuati dal Ministro Bianchi del Partito Democratico.