Il Governo è nuovamente intervenuto sul dimensionamento della rete scolastica e aspetti correlati con il Decreto-Legge 16/1/2025, N. 1 (pubblicato in GU nello stesso giorno ed entrato in vigore in data odierna).
Il D.L. distingue le diverse situazioni, con effetti differenti, tra Regioni che hanno adottato la delibera di dimensionamento entro il 30/12/2024 e Regioni che non hanno provveduto entro lo stesso termine.
Nelle Regioni che hanno adempiuto nel temine sopra indicato, a beneficio delle istituzioni scolastiche sono previste ulteriori posizioni di esonero o semi-esonero dell’insegnamento e la conferma della dotazione organica del personale ATA, con esclusione del profilo professionale del DSGA.
Le Regioni adempienti hanno rispettato la definizione del contingente organico di Dirigenti scolastici e Direttori dei servizi generali amministrativi per l’a.s. 2025/2026, come stabilito dal Decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze n. 127 del 30/6/2023.
Le Regioni che non hanno adempiuto debbono provvedere ad adottare la delibera di dimensionamento entro e non oltre 10 giorni dalla data di entrata in vigore del D.L. n. 1/2025 (ovvero entro il 26 gennaio 2025). In queste Regioni è possibile attivare un ulteriore numero di autonomie scolastiche in misura non superiore al 2,99% del contingente dei posti di DS e DSGA – comunque non superiore al contingente autorizzato per l’a.s. 2024/2025 (+ 2,5%) – senza incremento delle facoltà assunzionali ovvero delle reggenze per le citate categorie (DS e DSGA). Le ulteriori autonomie scolastiche non rilevano ai fini della mobilità e delle nomine in ruolo dei Dirigenti scolastici e dei Direttori SGA.
È evidente che il dimensionamento della rete scolastica già avvenuto nell’a.s. 2024/2025 e quello da realizzare per gli aa.ss. 2025/2026 e 2026/2027 comporterà una riduzione di 627 unità di Dirigenti scolastici e di altrettante unità di Direttori SGA rispetto all’organico dell’a.s. 2023/2024 (7.936 unità); una riduzione rilevante con conseguente risparmio di spesa per il bilancio dello Stato e maggior gravame lavorativo per DS e DSGA.
La proposta che si presenta all’attenzione del Parlamento è quella di inserire nel testo del D.L. il seguente emendamento:
“Le economie derivanti dalla riduzione di organico di Dirigenti scolastici e Direttori dei servizi generali e amministrativi, come previsto dal Decreto Ministeriale 30 giugno 2023, n. 127, sono destinate ad incrementare – a partire dal 1° gennaio 2025 – la retribuzione di posizione parte fissa dei Dirigenti scolastici e l’indennità di direzione quota base dei Direttori dei servizi generali e amministrativi”.
Lì, 17.01.2025
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani