VIAGGI DI ISTRUZIONE E LA RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA PENSATA DAL MIM E DAL LEGISLATORE: SI RISCHIA UN CLAMOROSO FALLIMENTO!

DOCUMENTO

La soluzione di affidare l’organizzazione dei viaggi di istruzione agli USR (Uffici Scolastici Regionali) solleva numerose problematiche che rischiano di compromettere gravemente l’efficacia di questa attività didattica e di ampliamento dell’offerta formativa.

Di seguito, i principali motivi per cui questa proposta risulta avere delle criticità evidenti:

1.     Tempi lunghi e complessità delle procedure

Le procedure ordinarie del codice appalti richiedono tempi lunghi e meccanismi molto complessi per arrivare all’aggiudicazione della gara e alla stipula del contratto. Gli stessi renderebbero difficile   una programmazione dei viaggi che possa coincidere con le esigenze delle scuole, esigenze che spesso emergono in costanza di anno scolastico e non preventivabili con una programmazione a monte.

2.     Esigenze degli studenti con disabilità

La partecipazione degli studenti con disabilità richiede un’attenzione specifica e un’organizzazione che garantisca la loro massima integrazione e partecipazione possibile. Affidare questa responsabilità agli USR, più distanti dalla realtà quotidiana delle scuole, potrebbe compromettere tale obiettivo.

3.     Gestione delle esigenze alimentari

La crescente presenza di studenti con disturbi alimentari, intolleranze e allergie richiede una gestione accurata, che difficilmente può essere garantita da un sistema centralizzato come quello proposto.

4.     Difficoltà economiche delle famiglie

Non conoscere il costo stimato del viaggio in anticipo rende difficile prevedere la partecipazione degli studenti, soprattutto considerando le attuali difficoltà economiche delle famiglie. Questo potrebbe ridurre significativamente l’adesione, vanificando gli esiti della gara e l’obiettivo educativo dei viaggi.

5.     Problematiche per le agenzie di viaggio

Molte agenzie di viaggio, essendo piccole o medie imprese (le più volte piccole), avrebbero difficoltà a partecipare a procedure che richiedono, una solidità finanziaria per la costituzione di onerose garanzie provvisorie e definitive, e la produzione di una molteplicità di documenti. Questo limiterebbe la concorrenza e aumenterebbe il rischio di non aggiudicazione dei servizi.

6.     Impatto sull’offerta formativa

L’incapacità di reperire i servizi in modo efficiente comprometterebbe irrimediabilmente l’offerta formativa programmata attraverso il PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa), riducendo opportunità importanti per gli studenti. 

7.     Sovraccarico degli USR

Attribuire agli USR queste competenze comporterebbe un carico di lavoro insostenibile per i pochi funzionari che verranno assunti per queste finalità. Circa il 40% delle scuole di ogni regione farebbe affidamento su questi uffici, generando una necessità di coordinamento estremamente complesso e inefficiente tra scuole e USR. IL rischio del mancato funzionamento e/o del collasso del sistema sarebbe elevato.

8.     Rischio per i viaggi di istruzione

La centralizzazione della gestione dei viaggi rischia di affossare completamente questa attività didattica /educativa. I viaggi di istruzione e le visite guidate rappresentano “un ampliamento essenziale dell’offerta formativa, sia per l’integrazione delle attività scolastiche, sia per lo sviluppo generale della personalità degli studenti. Inoltre, sono un complemento importante per la preparazione degli alunni in vista del loro futuro ingresso nel mondo del lavoro” (fonte MIM).

 

Alcune istituzioni scolastiche (II.SS.) si erano già rivolte alle CUC provinciali, ma, nonostante l’avvio di procedure aperte dalla durata estremamente lunga e la produzione di una mole significativa di documenti e provvedimenti, la gara è andata deserta.

Lo strumento della deroga — peraltro adottata dal Presidente di un’autorità in contrasto con una norma primaria (sic!) — o l’attribuzione di tali competenze a uffici costituiti a livello regionale non può, a nostro avviso, rappresentare una soluzione efficace al problema.

Non siamo d’accordo con chi si è dichiarato soddisfatto della soluzione proposta.

Riteniamo necessaria una modifica legislativa che consenta alle istituzioni scolastiche (II.SS.) di gestire ogni viaggio o uscita come una singola attività negoziale. Questo approccio è fondamentale, poiché ogni viaggio rappresenta un progetto didattico, che deve essere strutturato in modo da rispondere alle specifiche esigenze formative della classe o del gruppo coinvolto.

In particolare, è essenziale garantire:

·       il perseguimento degli obiettivi educativi specifici,

·       la piena inclusione degli studenti con disabilità,

·       l’attenzione alle necessità particolari di studenti con intolleranze o allergie alimentari.

Solo una gestione diretta e personalizzata da parte delle scuole può garantire che queste esigenze siano pienamente rispettate.

Mettiamo da parte CIG, CUP, DURC, tracciabilità, patti di integrità, garanzie, offerte tecniche ed economiche, bolli, tasse ANAC e tutta la burocrazia che spesso ostacola il processo. Per una volta, concentriamoci sulle reali esigenze formative dei nostri studenti e sull’importanza di un’organizzazione di qualità eccellente. Solo così potremo garantire viaggi e uscite scolastiche organizzati in modo sicuro e pienamente rispondenti agli obiettivi educativi.

Il presente documento viene inviato al Ministro dell’Istruzione e del Merito e al Presidente dell’ANAC.

Lì, 20.01.2025

IL PRESIDENTE

Giorgio Germani


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Categoria: Uffici ANQUAP Data di creazione: 20/01/2025
Sottocategoria: Personale Ultima modifica: 23/01/2025 08:41:29
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